La percezione della PAC nell’UE

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Secondo l’ultimo sondaggio Eurobarometro sulla percezione pubblica di agricoltura e PAC, quasi tre europei su quattro conoscono la politica agricola comune (PAC) e la ritengono vantaggiosa per la collettività

L’indagine è stata condotta tra agosto e settembre 2020 su più di 27.200 cittadini in 27 Stati membri.

Per quasi tutti gli intervistati (95%) l’agricoltura e le zone rurali sono importanti per il “nostro futuro” nell’UE. Inoltre, sono sempre più numerosi i cittadini comunitari a essere consapevoli della PAC (73%, +6 punti percentuali (pp) rispetto alla rilevazione precedente (2017)) e a ritenerla vantaggiosa per la collettività, non solo per gli agricoltori (76%, +15 pp rispetto al 2017). Questa opinione prevale in tutti gli Stati membri, a eccezione di Malta.

Gli obiettivi della PAC

Ma quali dovrebbero essere i principali obiettivi della PAC per gli intervistati? Le risposte sono sostanzialmente in linea con quelle emerse nella precedente rilevazione del 2017. E cioè, la PAC dovrebbe rendere disponibili alimenti sani, sicuri e di alta qualità per il 62% degli intervistati e in tutti gli Stati membri. Però per il 52% del campione sottoposto a sondaggio la PAC dovrebbe mirare alla protezione dell’ambiente e alla lotta ai cambiamenti climatici, oltre a garantire un equo tenore di vita agli agricoltori (51%).

Un numero maggiore di europei pensa che l’UE stia svolgendo il proprio ruolo nel merito degli obiettivi chiave della PAC. Rispetto al 2017, sono aumentati di almeno 5 punti percentuali tutti gli ambiti come sicurezza e qualità alimentare, sostenibilità.

In termini di supporto finanziario, il sondaggio ha rilevato che per i cittadini il sostegno fornito agli agricoltori sia troppo basso e che per il 56% dovrebbe essere aumentato nei prossimi dieci anni.

La conoscenza dei loghi

È sempre più diffusa la conoscenza del logo dell’agricoltura biologica. Ne ha famigliarità il 56% degli intervistati, in aumento di 29 punti percentuali rispetto al 2017. Non si può dire altrettanto per gli altri loghi come quelli delle indicazioni geografiche, la cui conoscenza è rimasta stabile.

La percezione dell’impatto dell’agricoltura

Anche se una quota crescente di cittadini ritiene che l’agricoltura sia una delle principali cause del cambiamento climatico (dal 29% nel 2010 al 42% nel 2020), la maggioranza dei cittadini ritiene che l’agricoltura abbia già dato un contributo importante nella lotta al cambiamento climatico, con il 55% che sostiene questa opinione, rispetto al 46% nel 2010.

In termini di aree rurali, la maggior parte dei cittadini ritiene che l’ambiente e il paesaggio (82%), l’accesso alle attività ricreative e culturali (56%) e alle strutture educative (54%) possano essere reputati soddisfacenti. Tuttavia, alla domanda su come si sono evolute le aree rurali negli ultimi 10 anni, l’accesso a internet ad alta velocità è quello che è più migliorato (il 55% è d’accordo), mentre le opportunità di lavoro sono ciò che è più peggiorato (il 42% è d’accordo).