No-Wax

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Confesso la mia riluttanza nel commentare tutte le stupidaggini su latte derivati che regolarmente vengono veicolate dai più diversi mezzi di comunicazione. Paradossalmente, l’irragionevolezza di alcune non può che contribuire a una seria discussione sul valore, nutrizionale e alimentare, di latte e derivati.

L’ennesima stupidaggine (neanche chiamarla fake news) fa riferimento alle dichiarazioni di un personaggio televisivo secondo il quale la sordità del padre sarebbe imputabile al consumo di latte o meglio alla caseina che lo stesso contiene. Il personaggio ha dato “squillo” alle trombe (di Eustachio, in questo caso) affermando che la caseina è una colla e, per questo, ha incollato le orecchie paterne con relativa perdita uditiva. Non ci vuole un otorino o un nutrizionista per comprendere l’assurdità di tale affermazione, che rimane comunque grave. Perché fatta all’interno di un programma televisivo visto da milioni di italiani, appassionati del voyerismo mediatico e, per questo, super attenti al sussurrato, al bisbigliato o all’urlato che intercorrono tra un gruppo di persone confinate nella stessa “casa televisiva”. Purtroppo, ogni affermazione veicolata in questo tipo di contesti mediatici ha più impatto sull’opinione pubblica di altre vie di comunicazione o, se volete, di disinformazione. Si diffonde e acquista autorevolezza, tra molti e in poco tempo.

Sottovalutarla sarebbe un errore. Anche perché, purtroppo, le esternazioni del personaggio non si sono limitate alla colla, ma ahimè estese al collegamento tra la presenza di noduli al seno e il consumo di latte. Basterebbe leggere quanto afferma la Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro per smentirlo.
Quindi non c’è di che preoccuparsi? Magari! Le dichiarazioni di alcuni esperti a commento delle stesse affermazioni, più che smentire aumentano il dubbio in chi legge sulle reali conseguenze del consumo di latte e derivati. Enfatizzando argomenti non certo di prima mano e contestabili. Come quelli relativi alla presenza di ormoni sessuali e fattori di crescita, o all’acidificazione del sangue. Che farebbero di latte e derivati alimenti se non da evitare almeno poco consigliabili.

Se è vero che tutti possono dire la loro, forse i media dovrebbero ascoltare altre opinioni, non solo quelle di esperti vegani o vegetariani non propriamente lattofili. Chissà? Magari potremmo ampliare i nostri elementi di giudizio. L’alternativa è discutere della colla e della sordità. Allora potremmo pensare che qualcuno confonda la colla nelle orecchie con il cerume. E quindi preoccuparci per la possibile nascita di un nuovo movimento di persone anti-latte, che chiamerei No-Wax. Se avessero ragione, non consumare latte e derivati avrebbe almeno il vantaggio di poter sentire meglio la voce della scienza.