Da oggi, gli ispettori doganali comunitari avranno a disposizione nuovi strumenti elettronici per combattere più efficacemente le frodi doganali. Grazie a un aggiornamento della normativa doganale, le autorità saranno in grado di accedere a nuovi sistemi informativi in grado di registrare i movimenti fisici dei container trasportati sulle navi e raccogliere informazioni sulle merci che entrano, in transito e lasciano l’UE. Tali strumenti consentiranno all’UE e agli Stati membri di tracciare e rintracciare le spedizioni sospette e di individuare meglio le frodi doganali. «Le frodi doganali rappresentano una grave perdita per i bilanci pubblici e dobbiamo contrastarli in modo efficace e intelligente» ha detto nel merito la vicepresidente della Commissione Kristalina Georgieva. Le frodi doganali – per esempio, la mendace dichiarazione di origine dei prodotti, la sottovalutazione o la scorretta descrizione delle merci in ingresso – provocano danni significativi agli interessi finanziari dell’UE. Data la natura transnazionale della frode, la cooperazione tra le autorità doganali è essenziale. La legislazione così modificata renderà più celeri le indagini dell’OLAF, imponendo agli Stati membri scadenze entro cui fornire i documenti di indagine. Sarà inoltre facilitato l’uso delle informazioni ottenute sulla base della mutua assistenza come prova nei procedimenti giudiziari nazionali.