OMS: richiesta di commenti su grassi saturi e trans

1612

Le malattie non trasmissibili (NCD) sono le principali cause di morte e sono responsabili di circa il 72% (39,5 milioni) dei 54,7 milioni di decessi nel mondo. Tra di esse figurano le malattie cardiovascolari (CVD) che nel 2016 sono state la maggiore causa di mortalità a cui ascrivere quasi la metà di tutte le morti NCD. Tra i fattori (modificabili) di rischio delle malattie cardiovascolari vi sono la dieta non sana, l’inattività fisica, il fumo e l’abuso di alcol. Secondo l’OMS, anche gli acidi grassi saturi e trans assunti con la dieta destano preoccupazione poiché alti livelli della loro assunzione sono correlati a un aumentato rischio di malattie cardiovascolari. Gli acidi grassi saturi sono naturalmente presenti in alimenti di origine sia animale (come burro, latte, carne, salmone e uova…) sia vegetale (come il cioccolato e il burro di cacao, olio di cocco e olio di palma e palmisto). Gli acidi grassi trans possono derivare dai processi industriali di idrogenazione di oli vegetali e pesce (li si possono riscontrare in prodotti da forno, fritti, snack, olio e grassi usati nelle cucine casalinghe e della ristorazione) ma si trovano naturalmente anche nella carne e nei prodotti caseari.

Grazie al lavoro del sottogruppo Dieta e Salute (gruppo NUGAG (Nutrition Guidance Expert Advisory Group (NUGAG)), il Dipartimento della Nutrizione per la Salute e lo Sviluppo (NHD) dell’OMS sta aggiornando gli obiettivi di assunzione dei nutrienti per l’uomo nel quadro della prevenzione delle malattie non trasmissibili, revisionati per l’ultima volta nel 2002 (sono stati creati nel 1989). In seguito a ciò, l’OMS ha pubblicato una guida aggiornata sull’assunzione di sodio, potassio e zuccheri e ne ha preparato le bozze di altre due sull’assunzione di acidi grassi saturi e trans allo scopo di ridurre il rischio di malattie cardiovascolari in adulti e bambini. Ora l’OMS invita tutti i propri Stati membri e gli stakeholder a commentare online il progetto di linee guida sino al 1° giugno 2018. Una volta completata la peer review e la consultazione pubblica, le linee guida saranno finalizzate e sottoposte al comitato di revisione prima dell’adozione.