Oramai prossimo Dairytech

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formaggioIl settore lattiero-caseario è un colosso dai numeri importanti: oltre 100 milioni di produttori nel mondo, 800mila dei quali danno luogo al 44% dell’intera produzione di latte vaccino. Ci sono squilibri fra aree di produzione e aree di consumo: Oceania, Unione Europea, USA e Canada producono più latte di quanto ne assorba il mercato; Cina, Africa, Europa Orientale e Centro America restano invece aree altamente deficitarie. A livello industriale il comparto calamita interessi di rilievo, come conferma la risposta che ha avuto finora, in termini di adesioni di espositori, la nuova Dairytech. Si tratta dell’esposizione in contemporanea con Ipack-Ima, che si affiancherà nel padiglione 5/7 all’altra “verticale” Meat-Tech, dal 19 al 23 maggio prossimi in Fieramilano.

Dairytech è stata scelta dalle associazioni di riferimento dell’industria lattiero-casearia: Assocaseari (Associazione del commercio prodotti lattiero-caseari) e FIL-IDF (The International Dairy Federation) comitato italiano. In aggiunta alle aziende negli stand, l’evento promuoverà incontri sulle economie di settore, come il confronto sulle prospettive dell’intera filiera “Latte per il pianeta: 2015-2025”, in programma giovedì 21 maggio, a cui prenderanno parte esperti di livello internazionale. Strutturato come convegno-tavola rotonda, moderato da Vincenzo Bozzetti, vi sarà l’intervento di esperti di primo piano del settore quali l’alto esponente della FAO Carolyn Opio, che traccerà la linea delle tendenze, sfide e opportunità di crescita dell’industria globale del latte, e Christophe Lafougère, Ad di GIRA, società che si occupa di ricerca e consulenza nell’ambito food & drink, speaker a livello internazionale ai più importanti eventi dairy. Si parlerà di sostenibilità, tema portante dell’appuntamento 2015 con IPACK-IMA e con le sue fiere collegate, in contemporanea con l’EXPO: come coniugare la nuova potenziale domanda di latte nel mondo con le questioni di sostenibilità agraria, ambientale ed economica? Quali saranno i nuovi equilibri tra esportazioni e importazioni? Gli esperti saranno chiamati a fornire risposte a questi e altri interrogativi, alla luce delle differenze sostanziali che contrassegnano la domanda di latte e derivati nel mondo: nel 2013 i Paesi con i maggiori consumi di latte alimentare bovino sono stati Irlanda (142), Finlandia (131), Estonia (117), Australia (110), Regno Unito (105) (dati FIL-IDF 2013 espressi in kg/pro capite/anno). I maggiori consumi di formaggio si registrano in Francia (25,9), Islanda (25,2), Finlandia (24,7), Germania (24,3), Italia (20,7) contro una media mondiale di 3 kg/pro capite/anno. Sommando i consumi di latte e formaggi, i dati 2013 vedono in testa la Finlandia (378), Islanda (349,3), Estonia (334,5), Francia (313), Germania (296,8), contro una media mondiale di 100 kg/pro capite/anno.