Parmalat: primo trimestre positivo ma preoccupa la situazione in Venezuela

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Il Consiglio di Amministrazione di Parmalat S.p.A., riunitosi sotto la Presidenza di Gabriella Chersicla, ha esaminato l’andamento dei volumi di vendita e del fatturato netto relativi al primo trimestre 2017. Per quanto concerne il gruppo, i volumi di vendita mostrano un calo del 6,8% riconducibile, in particolare, in termini di aree geografiche, all’America Latina e, in termini di categorie prodotto, al latte. Il fatturato netto si attesta a 1.560,3 milioni di euro, in aumento di 158,7 milioni (+11,3%) rispetto ai primi tre mesi del 2016. A tassi di cambio costanti e perimetro omogeneo – ottenuto escludendo i risultati delle attività di Parmalat Australia YD consolidata nel primo trimestre 2016 – e senza il Venezuela, la variazione risulta in aumento di 9,2 milioni (+0,7%) con un contributo positivo delle aree Africa e America Latina. In Italia, i mercati in cui Parmalat opera registrano trend negativi dei consumi. Nonostante il difficile contesto, la consociata mantiene la leadership nel settore latte incrementando la propria quota di mercato nel segmento latte UHT. Nella categoria panna UHT rafforza la prima posizione con un aumento della quota a valore. Per l’esercizio 2017, a tassi di cambio costanti ed escludendo la controllata Venezuela – data la situazione critica del Paese dovuta anche all’elevata inflazione e alla forte svalutazione della valuta locale – Parmalat stima una crescita, rispetto all’anno precedente, del fatturato netto e del margine operativo lordo intorno al 4% per entrambi gli indicatori.