Plasmon/MiPaaft: accordo per promuovere il made in Italy

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Plasmon ha sottoscritto un protocollo d’intesa con il ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo per valorizzare l’agroalimentare made in Italy negli alimenti dell’infanzia attraverso l’utilizzo di un bollo/marchio di riconoscibilità e per la diffusione di buone pratiche di filiera che possano valorizzare la distintività del made in Italy sul mercato nazionale ed estero.

Entro 5 anni Plasmon si è impegnata ad acquistare fino a 25.000 tonnellate (dalle attuali 16.000 tonnellate) di materia prima italiana della filiera agroalimentare (carne, frutta, verdura, cereali, latte, pesce e olio).

«Plasmon – afferma Felipe Della Negra, amministratore delegato Italia di The Kraft Heinz Company, l’azienda che ha in portafoglio il brand Plasmon – è un brand con esperienza e know how che è stato in grado di costruire nel tempo un rapporto di fiducia con le famiglie italiane e oggi continuiamo a essere al loro fianco garantendo qualità e trasparenza dei prodotti destinati ai loro bambini».

Coinvolto anche il CREA

«L’intesa con il ministero sigla anche una sinergia a sostegno dell’innovazione che – come aggiunge Andrea Budelli, vicepresidente ricerca & sviluppo and global infant nutrition di The Kraft Heinz Company – avverrà attraverso lo sviluppo di attività di ricerca nei diversi ambiti necessari a garantire la sicurezza dei prodotti alimentari per i più piccoli, in collaborazione con il CREA, il Consiglio per la ricerca e l’agricoltura e l’analisi dell’economia agraria».

Il Mipaaft e Plasmon lavoreranno insieme all’ente di ricerca per sviluppare tecnologie utili a garantire lo sviluppo dell’attività di ricerca e cooperazione nel campo dell’agricoltura di precisione, della tracciabilità, della sicurezza alimentare anche con tecnologia blockchain.

Attenzione all’alimentazione infantile

Il protocollo inoltre prevede uno sforzo congiunto per promuovere la cultura della corretta alimentazione e l’adozione della dieta mediterranea made in Italy nei primi 1000 giorni di vita dei bambini.

Il protocollo d’intesa avrà una durata di cinque anni e potrà essere prorogato di comune accordo mediante atto scritto fra le parti.