Presente e futuro per il Pecorino Romano, Pecorino Sardo e Fiore Sardo

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La campagna di comunicazione e promozione 3 pecorini (vedi box), frutto della collaborazione tra il Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano D.O.P., il Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Sardo D.O.P. e il Consorzio per la Tutela del Formaggio Fiore Sardo D.O.P., prosegue con la terza annualità in questo anno così particolare. I tre consorzi hanno voluto esprimere tre visioni del presente e del futuro che possono essere così riassunte.

L’impatto del lockdown di marzo e aprile sui consumi in Italia

Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano: “Naturalmente, la pandemia ha provocato subito delle conseguenze. La prima, il crollo della produzione dei formaggi di pecora freschi e, di conseguenza, il mancato assorbimento della quota di latte destinato a quella fascia di prodotto. Cosa che ha indotto il Consorzio a scendere immediatamente in campo per farsi carico della situazione e garantire il ritiro del latte originariamente destinato ai freschi per trasformarlo in Pecorino Romano, innescando così un forte moto di solidarietà nel comparto. Il secondo elemento è la crescita importante dei consumi nella grande distribuzione: la chiusura di ristoranti e pizzerie ha chiaramente determinato un aumento della spesa casalinga, con particolare predilezione per i prodotti stagionati e a più lunga conservazione e per i prodotti DOP, che sono garanzia di alta qualità. Questa crescita ha riguardato anche il Pecorino Romano, che ha avuto un vero e proprio boom sugli scaffali.”

Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Sardo: “Nel primo semestre 2020 sono aumentati produzione e consumo del Pecorino Sardo Maturo, cresciuto del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre è calato il consumo del Pecorino Sardo Dolce, il quale ha risentito della crisi che ha coinvolto tutti i prodotti freschi con periodi di shelf life medio-brevi.”

Consorzio per la Tutela del Formaggio Fiore Sardo: “L’emergenza Covid-19 ha travolto tutti i settori dell’economia, compreso quello dell’agroalimentare. I lunghi mesi di lockdown in casa hanno modificato la spesa degli italiani, la ridotta capacità di spesa ha inciso sulle scelte di acquisto, talvolta a discapito dei formaggi DOP che solitamente hanno un costo di acquisto superiore.”

L’impatto sull’export

Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano: “Abbiamo registrato ottimi risultati dell’export sia verso i Paesi UE, dove l’Istat nel periodo gennaio-giugno registra una quantità di 30 mila quintali, pari ad un +9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso sia verso il Canada, dove fra gennaio e giugno di quest’anno si registrano 2 mila quintali pari ad un +16%. L’export verso gli USA nel periodo gennaio-luglio registra una quantità di 60 mila quintali pari ad un -28% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un dato che però non preoccupa il Consorzio, perché in questo modo diminuisce la dipendenza quasi totalitaria da quel mercato e dal suo andamento. Ormai ci siamo consolidati sui nuovi segmenti di mercato ad elevata qualità con un riposizionamento oltre la tradizione, e continuiamo in quella direzione per far conoscere e apprezzare il Pecorino Romano in tutta la sua bontà. Una tendenza che, come detto, si è ulteriormente rafforzata durante il lockdown.”

Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Sardo: “Le vendite della DOP sono rimaste sostanzialmente stabili all’interno del mercato UE, ma sono calate su tutti i mercati esteri extra UE, compresi gli USA.”

Consorzio per la Tutela del Formaggio Fiore Sardo: “Si è registrata una leggera inflessione dei consumi per quanto riguarda il Fiore Sardo sia a livello nazionale che nell’export del resto del mondo, facendo registrare un calo significativo della domanda.”

Le prospettive future

Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano: “L’obiettivo generale è quello di continuare a lavorare per migliorare la qualità del Pecorino Romano e differenziarne la produzione. In questo processo è fondamentale l’innovazione che, pur naturalmente mantenendo fede alla tradizione, ci consente di portare sul mercato il prodotto più affine al gusto di ciascun Paese. Abbiamo poi tanti progetti in cantiere, a partire da quelli internazionali che ci permetteranno di valorizzare e far conoscere un prodotto davvero straordinario, dalle alte qualità nutrizionali e naturalmente privo di lattosio.”

Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Sardo: “Nel breve-medio periodo gli obiettivi sono rafforzare l’attività di comunicazione specialmente sul web e sui social, mantenere alta la quota dei consumi in Italia e sostenere l’export specie in ambito UE. Nel medio-lungo periodo si cercherà di mantenere gli obiettivi di breve termine e capitalizzare l’esperienza maturata negli ultimi anni sui mercati Extra UE per sostenere l’export a partire dagli USA.”

Consorzio per la Tutela del Formaggio Fiore Sardo: “Il consorzio ora più che mai ha il compito di valorizzare il prodotto, facendo leva sull’alta qualità, per sostenerne la competitività nel mercato e dare un valore aggiunto. Il consorzio attraverso il suo ruolo favorisce indirettamente lo sviluppo locale del territorio di origine, specialmente nelle aree rurali, salvaguardandone l’identità e il proseguimento delle tradizioni e attività culturali legate al prodotto. La DOP è lo strumento per salvaguardare l’autenticità e far conoscere al consumatore quelle che sono le caratteristiche legate alle specifiche modalità di produzione del Fiore Sardo. È compito del consorzio migliorare la performance di mercato della DOP; rafforzare la capacità contrattuale dei (piccoli) produttori, la cui dimensione economica spesso rappresenta un limite strutturale, che non consente lo svolgimento di attività promozionali in grado di comunicare la propria qualità e trasformarla in valore.”

Il progetto 3 Pecorini
Ha l’obiettivo di rafforzare la notorietà e l’interesse per i 3 formaggi Pecorini nei diversi mercati target Italia, Stati Uniti, Germania, Francia e Regno Unito, attraverso un’identità unica per i tre prodotti, accompagnata dalla diffusione di un messaggio semplice e di impatto: “Non le solite pecore. Non i soliti formaggi” = “No ordinary sheep. No ordinary cheeses” nella sua versione internazionale.