Pubblicato report sull’attività operativa ICQRF

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Oltre 55mila controlli, 513 interventi fuori dei confini nazionali e sul web. Oltre 390 notizie di reato, circa 72 milioni di kg di merce sequestrata per un valore di oltre 301 milioni di euro.

Questi alcuni dati contenuti nel Report 2019 dell’attività operativa dell’Ispettorato Centrale Repressione Frodi (ICQRF) del MiPaaf contro frodi, usurpazioni e contraffazioni a danno del made in Italy e dei consumatori, nonché al contrasto alla criminalità agroalimentare.

I dati confermano l’ICQRF come principale Autorità italiana antifrode nell’agroalimentare e ai vertici mondiali per numero di controlli diversi comparti come vino, olio, bio, formaggi.

 Alcuni risultati

Lo scorso anno i controlli antifrode sono stati 55.539, di cui 41.462 ispettivi e 14.077 analitici. Gli operatori ispezionati sono stati 27.683 e i prodotti controllati 51.289.

Nel merito dei singoli comparti agroalimentari, 18.179 controlli hanno interessato il settore vitivinicolo, 6.875 l’oleario, 5.434 il lattiero caseario, 4.117 l’ortofrutta, 3.542 le conserve vegetali, 2.831 i cereali e derivati, 2.588 il settore della carne, 1.180 il miele, 596 uova, 517 bevande spiritose, 391 le sostanze zuccherine e 2.767 altri settori.

I principali illeciti accertati per il comparto lattiero sono stati:

-Formaggi generici, e talora anche formaggi a DOP, contenenti conservanti non consentiti o non dichiarati;

-Formaggi bufalini, pecorini e caprini risultati all’analisi aggiunti di latte vaccino;

-Latte con percentuale di sostanza grassa non conforme al dichiarato;

-Violazioni delle norme di etichettatura e presentazione dei prodotti lattiero-caseari per omissione di indicazioni obbligatorie, tra le quali l’indicazione dell’origine geografica del latte, e per impiego ingannevole delle denominazioni di origine;

-Mancata adozione di idonei sistemi di tracciabilità dei prodotti lattiero-caseari;

-Formaggi DOP non conformi al disciplinare di produzione.

Gli esiti per il lattiero-caseario

 

Delle 4.446 contestazioni amministrative direttamente elevate da ICQRF nel corso del 2019, ne sono state subito volontariamente pagate dal trasgressore 2.098, usufruendo del pagamento in misura ridotta previsto dalla legge, per un beneficio all’Erario di oltre 3 milioni di euro. I settori merceologici maggiormente interessati sono quello vitivinicolo e quello delle produzioni di qualità regolamentata (DOP, IGP e bio), dai quali deriva circa il 59% dei proventi incamerati a seguito del pagamento delle sanzioni da parte dei trasgressori.

Rilevanti sono pure i proventi incassati dal pagamento delle sanzioni in tema di etichettatura, in prevalenza derivanti dall’applicazione del D.lgs. 231 del 2017, sanzionatorio del regolamento (UE) 1169 del 2011, che rappresentano 15% delle somme incamerate.

Nel 2019 l’ICQRF ha emesso 1.828 ordinanze ingiunzioni di pagamento, per un importo di oltre 7,5 milioni di euro. Anche in tal caso, i settori in cui maggiormente si è concentrata l’azione sanzionatoria dell’ICQRF sono quello vitivinicolo e quello dei prodotti di qualità regolamentata, sia in rapporto al numero delle ordinanze emesse (circa il 75% del totale), sia in relazione agli importi delle sanzioni irrogate (circa il 58% dell’ammontare complessivo).