Responsabilità sociale d’impresa. Accordo tra Alival e la regione Toscana

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La regione Toscana e Alival (gruppo Lactalis) hanno siglato un protocollo d’intesa che impegna l’azienda, anche economicamente, a favorire l’individuazione e il subentro di un nuovo investitore per il recupero del sito produttivo dismesso di Ponte Buggianese (Pistoia).
L’accordo era stato anticipato in primavera. Pur in assenza di un obbligo di legge Alival si adopera con le istituzioni per la gestione della dismissione dello stabilimento e il suo rilancio, nella speranza condivisa della reindustrializzazione.

“È la prima volta che accade. L’azienda non è neppure proprietaria dello stabilimento, oltre a non essere obbligata dalla legge, e per questo lo riteniamo un esempio da lanciare a livello nazionale – commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani. – La definirei una vera e propria contrattazione concertata sulla prospettiva di passaggio di proprietà e il rilancio del sito”. “Siamo di fronte a un unicum a livello nazionale che afferma in modo netto ed importante, con una declinazione concreta, la responsabilità sociale dell’impresa: un principio cui purtroppo in tanti vengono meno” aggiunge Valerio Fabiani, consigliere speciale del presidente per le crisi aziendali.

Nella pratica

Alival metterà a disposizione fino a trecentomila euro quale contributo sulle opere di ripristino dell’area dello stabilimento di Ponte Buggianese in favore di chi si assumerà formalmente l’impegno, entro il 30 aprile 2024, alla riconversione e reindustrializzazione in settori diversi dal comparto lattiero-caseario. Nel caso invece il nuovo investitore continui ad operare in attività casearie compatibili con quelle finora esercitate nel sito, Alival assicurerà il trasferimento della proprietà dei macchinari e degli impianti presenti nello stabilimento, il cui valore è stimato in un milione di euro.

Ulteriori risorse saranno messe a disposizione del comune, con o senza la presenza di un nuovo investitore entro la fine dell’aprile 2024. Un inedito.

Alival s’impegna infatti a contribuire per un importo complessivo fino a 100mila euro a opere con finalità sociale. Nello specifico, nel completamento di un villaggio scolastico.

Se poi entro il 30 aprile 2024 non si palesasse alcun investitore per l’impianto, la multinazionale darà al comune anche i 300mila euro accantonati per il ripristino dell’area. L’azienda s’impegna anche a collaborare per la successiva azione di “scouting” promossa da comune e regione per individuare una o più filiere che si possano integrare nel tessuto economico, sociale e ambientale.

Fonte: Toscana notizie