I fenomeni di adulterazione dei prodotti lattiero-caseari sono purtroppo una realtà. Come l’aggiunta non dichiarata di latte vaccino nei formaggi di bufala. Tra i diversi metodi per identificare e quantificare le adulterazioni il Laboratorio Biogest ha scelto la PCR (reazione a catena della polimerasi), una tecnica di genetica molecolare caratterizzata da alta specificità, sensibilità e velocità. L’applicazione di metodi molecolari sui prodotti lattiero-caseari è possibile grazie alla presenza del DNA delle cellule somatiche (leucociti e cellule mammarie) anche dopo il trattamento termico. Il test si basa sull’identificazione e amplificazione di un frammento di DNA con primer disegnati sulla sequenza genetica della vacca (Bos taurus). Se si verifica amplificazione all’interno del campione di latte di bufala (Bubalus bubalis) vuol dire che esso è stato adulterato con latte di vacca.