La scorsa settimana il Copa e la Cogeca hanno inviato una lettera al Commissario europeo per l’agricoltura, Phil Hogan, con proposte dettagliate indicando gli aspetti per cui la semplificazione della politica agricola comune (PAC) è primordiale. L’iniziativa fa seguito al lancio da parte della Commissione di un esercizio di valutazione per quest’anno sulla semplificazione di tutta la legislazione agricola e sulla riduzione della burocrazia per i produttori, in cui le principali parti interessate sono invitate a inviare commenti. Nel presentare alcuni punti chiave il segretario generale del Copa-Cogeca, Pekka Pesonen, ha sottolineato: «I problemi più urgenti che gli agricoltori di tutta Europa affrontano nell’attuare la nuova PAC consistono nelle lacune della normativa e nella mancanza di chiarezza, in particolare per quanto concerne le norme relative all’inverdimento. Il rischio di incorrere in errori non intenzionali nei primi anni di attuazione della PAC sarà dunque alto, cosa che comporterà automaticamente dei tagli dei pagamenti. Siccome è già troppo tardi per fornire maggior chiarezza in merito alle norme, deve esserci di conseguenza un certo livello di tolleranza nei primi anni rispetto alle riduzioni del pagamento di inverdimento. Inoltre, tutto il sistema di sanzioni deve essere rivisto poiché anche minimi errori possono comportare una riduzione considerevole dei pagamenti destinati agli agricoltori. Inoltre, la mole crescente di informazioni richieste renderà la domanda di aiuto più complessa per gli agricoltori, specialmente nel 2015, a causa del brevissimo lasso di tempo a loro disposizione. Un modo per ridurre l’onere sarebbe di garantire che gli agricoltori abbiano la possibilità di correggere gli errori durante il processo di presentazione della domanda». Nel lungo termine, quando la Commissione avrà acquisito maggiore esperienza nei primi anni di attuazione, si dovrà valutare qual è stato l’impatto di queste misure sul potenziale produttivo dell’UE e se sono risultati chiari vantaggi per l’ambiente. Ciò è particolarmente importante dato che la domanda alimentare mondiale dovrebbe aumentare del 60% entro il 2050 e che le risorse sono limitate, ha concluso. In merito alle discussioni in seno al comitato per l’organizzazione comune dei mercati agricoli dell’UE sull’iniziativa di ridurre l’onere del superprelievo sul latte, il presidente del gruppo di lavoro “Latte e prodotti lattiero-caseari”, Mansel Raymond, ha dichiarato: «I produttori lattiero-caseari sono in una situazione economica estremamente difficile causata dai prezzi in calo, da elevati costi di produzione e guadagni ridotti. Inoltre, molti produttori quest’anno dovranno probabilmente pagare un ingente superprelievo. Sono quindi lieto delle discussioni in corso sulla proposta della Commissione europea di riduzione della pressione permettendo agli agricoltori di pagare il superprelievo nell’arco di un certo periodo di tempo». «Sono comunque necessarie maggiori azioni – ha avvertito il segretario generale Copa e Cogeca, Pekka Pesonen. – Si prevede che il superprelievo per quest’anno sarà enorme e ciò significa che molto denaro sarà tolto dal settore. Questa situazione è inaccettabile. Il settore lattiero-caseario contribuisce fortemente alla crescita grazie a esportazioni prossime ai 7 miliardi di euro. Dato che l’Unione europea sta cercando di sviluppare settori dinamici per aumentare la crescita e l’occupazione, il superprelievo pagato dai produttori lattiero-caseari dovrebbe essere utilizzato come aiuto agli investimenti. Esortiamo la Commissione ad agire in merito».