Un 2021 di transizione per l’Asiago DOP

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Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago chiude un 2021 di transizione con un graduale ritorno a livelli produttivi degli anni precedenti la pandemia e scelte orientate a una produzione sempre più sostenibile, diventata il “new normal” per oltre dieci milioni di famiglie.

Nel 2021, il Consorzio Tutela Formaggio Asiago torna a una produzione più in linea con le annualità precedenti la crisi pandemica. Nel 2020, il formaggio Asiago DOP aveva toccato i massimi storici, grazie agli sforzi dei soci per dare ai consumatori una garanzia di presenza nei punti vendita.

Nel 2021, con l’applicazione del Piano di Regolazione dell’Offerta introdotto per il biennio 2021-2023, la produzione di Asiago DOP ha raggiunto le 1.651.083 forme. Di queste, 283.133 di Stagionato e 1.367.950 Fresco. Il calo produttivo si è attestato al 4,7% rispetto al 2020.

Invece, rispetto al 2019, l’ultimo anno prima della pandemia, si ravvisa una crescita produttiva del 5,9%, con un significativo aumento dell’Asiago DOP Stagionato (+31%), la tipologia particolarmente apprezzata durante il lockdown, e una sostanziale stabilità dell’Asiago DOP Fresco (+1,8%).

Aggiornato il disciplinare

I profondi cambiamenti strutturali del mercato e dell’intero sistema del mondo caseario, la sofferenza del canale Horeca, la forte contrazione del comparto dei formaggi semiduri, unito alla difficile situazione internazionale tra dazi e pandemia, ha reso il 2021 un anno particolarmente complesso.

Pertanto, il Consorzio Tutela Formaggio Asiago ha scelto d’abbracciare le profonde trasformazioni in atto puntando con decisione e coerenza sulla sostenibilità e naturalità del prodotto, la valorizzazione delle lunghe stagionature e l’introduzione del caglio vegetale.

La penetrazione sulle tavole italiane

Proprio l’evoluzione di un diverso approccio al cibo, fatto di valori autentici, orientati ai temi della salute, del benessere, della sostenibilità e dell’acquisto “consapevole” ha portato il formaggio Asiago a essere l’interprete del desiderio di “normalità”.

Nel 2021, la specialità veneto-trentina è diventata il “new normal” per oltre dieci milioni di famiglie italiane, con un rialzo del 2,2% rispetto al massimo storico raggiunto nel 2020 (dati GFK) e una crescita, nel mese di dicembre 2021, delle vendite a volume, del 6,2%.