Nonostante il calo della spesa alimentare che ha interessato in misura significativa anche il settore lattiero-caseario, il segmento dello yogurt fa registrare andamenti contrapposti. In particolare, tra il 2012 e il 2016 i volumi acquistati sono aumentati del 4%, a fronte di una spesa sostanzialmente invariata (-0,2%), indice di una flessione significativa dei prezzi dovuta all’agguerrita concorrenza tra i diversi brand immessi sul mercato (anche di provenienza estera) e all’intensa attività promozionale sugli scaffali della distribuzione moderna.
Dai dati Ismea-Nielsen Consumer Panel emerge che lo yogurt è il segmento che meglio ha retto alla crisi generale dei prodotti lattieri, grazie soprattutto alle aziende produttrici che hanno cercato di adeguare l’offerta alle esigenze del consumatore sempre più focalizzato verso gli aspetti salutistici e più innovativi del prodotto.