Acido erucico sotto la lente dell’Efsa

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ingreypx0969L’acido erucico, un contaminante naturale presente negli oli vegetali, non costituisce un problema di sicurezza per la maggior parte dei consumatori, in quanto l’esposizione media è meno della metà del livello di sicurezza. Può tuttavia costituire un rischio a lungo termine per la salute di bambini di età fino a 10 anni che consumino elevate quantità di alimenti contenenti questa sostanza. Nel 1976 l’UE ha fissato i tenori massimi di acido erucico come contaminante in oli e grassi vegetali, e in alimenti contenenti oli vegetali e grassi aggiunti tra gli ingredienti. Inoltre i tenori massimi specifici per il latte artificiale e il latte di proseguimento sono stati fissati a cinque volte meno di quello per altri alimenti. All’EFSA è stata chiesta una nuova valutazione dei rischi nel contesto di una revisione di questi tenori massimi.

Test condotti su animali evidenziano che l’ingestione di oli contenenti acido erucico può portare nel corso del tempo a una malattia temporanea e reversibile del cuore chiamata lipidosi del miocardio. Altri effetti potenziali osservati negli animali – incluse variazioni di peso del fegato, dei reni e del muscolo scheletrico – si verificano a dosi lievemente superiori.

Sulla base di queste informazioni, gli esperti del gruppo scientifico EFSA sui contaminanti nella catena alimentare hanno stabilito una dose giornaliera tollerabile di 7 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo (mg/kg p.c.) al giorno.

Per colmare le lacune nei dati, il gruppo di esperti raccomanda di raccogliere ulteriori dati sulle concentrazioni di acido erucico negli alimenti trasformati come pasticceria fine e alimenti per neonati e bambini piccoli. Sarebbe inoltre utile disporre di dati sui tenori nei prodotti di origine animale (carne, latte, uova) trasferiti tramite i mangimi animali.

Glossario
L’acido erucico è un acido grasso omega-9 monoinsaturo presente nei semi oleosi della famiglia botanica delle Brassicaceae, colza e senape in particolare. Entra nella catena alimentare per lo più quando l’olio di colza viene utilizzato per la trasformazione industriale degli alimenti e nella cucina casalinga di alcuni Paesi. È presente in dolci, torte e nel latte artificiale/di proseguimento e anche in alcuni mangimi (ad esempio la farina di colza). Anche se colza e senape selvatiche contengono elevati livelli di acido erucico (oltre il 40% degli acidi grassi totali), i tenori nella colza coltivata per uso alimentare sono in genere al di sotto dello 0,5%.