In Svizzera meno zucchero in yogurt e müesli

1986

Una nuova indagine dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) ha “certificato” una riduzione dello zucchero aggiunto a yogurt e cereali per la colazione. Il risultato si inquadra nel contesto della Dichiarazione di Milano, un documento con il quale le aziende si sono impegnate a ridurre entro fine 2018 il contenuto di zuccheri aggiunti in questi prodotti. Nell’estate del 2017 l’USAV ha ricevuto e analizzato i dati di 461 yogurt e 199 müesli per la colazione contenenti zuccheri aggiunti. Ora l’ente svizzero ha potuto determinare la portata del calo degli zuccheri aggiunti in tali prodotti: -3% rispetto al primo rilevamento dell’autunno 2016. Ora il valore medio di zuccheri aggiunti equivale a 9 grammi su 100 grammi di prodotto. Nei cereali per la colazione la riduzione è stata invece del 5% rispetto al rilevamento precedente, per un valore medio di 16,3 grammi ogni 100 grammi.
I yogurt e cereali per la colazione introdotti sul mercato dalle aziende partecipanti nel periodo fra i due rilevamenti contengono già una quantità sensibilmente inferiore di zuccheri aggiunti, ossia in media 7,9 grammi ogni 100 grammi. È anche emerso che in media gli yogurt per bambini contengono molti meno zuccheri (6,9 grammi ogni 100 grammi). Per quanto riguarda i cereali per la colazione la situazione è invece opposta: il contenuto di zuccheri aggiunti nei prodotti per bambini è infatti di 24,6 grammi ogni 100 grammi, mentre quelli per adulti ne contengono in media 14,8 grammi ogni 100 grammi. Infine, un müesli su dieci di quelli presenti sul mercato è privo di zuccheri aggiunti, ma nessuno è concepito esplicitamente per i bambini.

Si punta a un’ulteriore riduzione

Il terzo rilevamento riguardante lo zucchero è previsto per la fine del 2018, al termine del periodo di validità della Dichiarazione. Fino ad allora si punta a ridurre la media degli zuccheri aggiunti di un ulteriore 2,5% negli yogurt e del 5% nei cereali per la colazione rispetto ai dati dell’ultimo rilevamento.
La Dichiarazione di Milano del 2015 è stata firmata nella città omonima da dieci aziende, alle quali se ne sono aggiunte altre quattro nel 2017.