«Oggi in Commissione anticontraffazione abbiamo ascoltato la relazione del Direttore generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Giuseppe Peleggi, che ci ha illustrato l’attività dell’Agenzia nella lotta alla contraffazione». Così in una nota il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, del commercio abusivo e della pirateria in campo commerciale, Mario Catania. «L’Agenzia delle Dogane svolge attività di controllo, accertamento e verifica relative alla circolazione delle merci – spiega il deputato di Scelta Civica – nonché una fondamentale azione di prevenzione e contrasto degli illeciti di natura extra tributaria, quali i traffici illegali di prodotti contraffatti o non rispondenti alle normative in materia sanitaria o di sicurezza. Le aziende e i consumatori dipendono fortemente dalla capacità di reazione delle autorità preposte al contrasto delle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale e alla commercializzazione delle merci contraffatte: la dogana ricopre un ruolo importante nel coordinamento e nella pianificazione delle attività nazionali, unionali e internazionali di contrasto al predetto fenomeno. Infatti – sottolinea Catania – i risultati sono significativi: le violazioni collegate a questo fenomeno costituiscono la principale causa di sequestro delle merci e dai dati riportati il numero dei pezzi sequestrati a causa di illeciti di natura contraffattiva crescono di diversi punti percentuali ogni anno. Infine l’organismo dedica particolare attenzione ad accrescere le sinergie operative con i principali attori della catena logistica: oltre alla tradizionale collaborazione con il Corpo della Guardia di Finanza, l’Agenzia ha instaurato proficui rapporti con le Forze di Polizia, con il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, il Ministero dei Beni Culturali, il Ministero dello Sviluppo Economico e partecipa con un proprio rappresentante ai lavori del Consiglio Nazionale Anti contraffazione (CNAC), nonché ai lavori di questa Commissione con un consulente» conclude il presidente Mario Catania.