Il 22 gennaio si concluderà il positivo triennio di iniziative dedicate alla valorizzazione di formaggio Stelvio DOP, mela Alto Adige IGP e speck Alto Adige IGP, che ha visto impegnati i tre rispettivi consorzi di tutela e rappresentanza. Nel corso di questi tre anni sono stati realizzati eventi gastronomici e conferenze, circa 1.500 degustazioni, campagne e viaggi stampa e altre azioni che hanno coinvolto quattro nazioni: Italia, Germania, Austria e Repubblica Ceca. «Gli eventi stampa e i viaggi incoming di giornalisti provenienti dai nostri mercati di sbocco ci hanno permesso di informare personalmente questi opinion leader sui nostri sistemi di qualità» spiega Andreas Moser, presidente Consorzio Speck Alto Adige.
C’è molta soddisfazione per i risultati ottenuti tra i responsabili dei consorzi: «Il progetto è stato pieno di successi sia grazie alla collaborazione eccellente tra i consorzi, sia grazie all’efficacia delle azioni intraprese per trasmettere il valore delle IGP e DOP» sostiene il presidente del Consorzio Mela Alto Adige, Georg Kössler. Dello stesso avviso anche Andreas Moser: «Attraverso il supporto dell’UE e con una buona struttura organizzativa siamo riusciti a ottenere ottimi risultati soprattutto nei nostri mercati principali come l’Italia e la Germania».
Tutti concordano sull’importanza della cooperazione dei consorzi che, come chiosa Joachim Reinalter, presidente del Consorzio Formaggio Stelvio, «è stata un’ottima sinergia, un’unione di prodotti di qualità che ha rafforzato l’immagine di tutta la campagna. È fondamentale che l’UE riconosca la qualità dei nostri prodotti attraverso i marchi di tutela IGP e DOP che garantiscono al consumatore l’origine, la tracciabilità e la sicurezza dei processi di lavorazione lungo tutta la filiera produttiva».
Fruttuose e di grande importanza sono state le numerose degustazioni organizzate nei punti vendita della grande distribuzione dei 4 Paesi target. «Le degustazioni nei punti vendita hanno rappresentato l’opportunità di parlare direttamente con il cliente – è l’opinione di Georg Kössler e secondo Joachim Reinalter le degustazioni – sono state fondamentali perché hanno permesso di trasmettere l’immagine dell’Alto Adige attraverso la genuinità dei suoi prodotti d’eccellenza».