Crescita costante per Emmi

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Secondo i dati preliminari, nel 2021 il fatturato annuo di Emmi ha raggiunto i 3.911,9 milioni di franchi in un contesto costantemente volatile a causa della pandemia e dell’aumento dei costi di produzione. La buona crescita (5,6%, in termini organici 3,6%) testimonia l’efficacia della strategia del gruppo, grazie a un portafoglio diversificato per prodotti e Paesi, marchi differenziati. Nonostante la prevista contrazione in Svizzera, nella seconda metà dell’anno è proseguito il forte slancio sui mercati esteri e in nicchie strategiche come i dessert. Emmi Caffè Latte e formaggio Kaltbach hanno consolidano ulteriormente le loro posizioni.

Alcuni dati preliminari

Crescita organica delle vendite +3,6% (2020: 1,9%) al di sopra delle attese (dal 2% al 3%); effetto acquisizioni: +2,3%, effetto valuta -0,3%.

Forte crescita organica delle vendite delle divisioni Americhe (9,6%), Europa (5,2%) e Global Trade (11,5%); il ramo Svizzera ha registrato risultati leggermente migliori del previsto (-2,2%) nonostante il calo delle vendite.

Ulteriore espansione in nicchie strategiche e acquisizione di Athenos (formaggio feta) negli Stati Uniti per rafforzare il portafoglio di formaggi di specialità.

Forte crescita delle vendite per la divisione Europa, trainata da dessert italiani innovativi e marchi come Emmi Caffè Latte e formaggio Kaltbach.

I risultati della divisione Europa

La divisione aziendale Europa ha generato un fatturato di 662,0 milioni di franchi (+5,0% rispetto ai 630,7 dell’anno precedente). Rettificata per acquisizioni ed effetti valutari, la crescita organica è stata del 5,2%.

I driver del rialzo della divisione continuano a essere gli innovativi dessert italiani ed Emmi Caffè Latte, che ha determinato un forte incremento nel segmento dei prodotti freschi. Le vendite europee rappresentano il 16,9% di quelle totali del gruppo (anno precedente: 17,0%).

Il segmento più grande in termini di vendite, quello dei prodotti freschi, ha ottenuto un +12,6%.

Le minori vendite di formaggi svizzeri e fonduta, in particolare in Paesi Bassi, Regno Unito e Italia, hanno portato a un lieve calo delle vendite organiche dello 0,3% nel segmento formaggi. Positiva invece la performance del formaggio Kaltbach, in crescita in tutti i mercati europei.

Il calo organico delle vendite del 2,6% nel segmento dei derivati lattieri è stato principalmente determinato dalla riduzione delle vendite di Gläserne Molkerei in Germania. L’anno precedente la domanda di questi prodotti era aumentata notevolmente a causa della pandemia, ma nell’anno in esame questa tendenza è tornata alla normalità.

Il segmento dei formaggi freschi ha registrato un rialzo organico dell’1,9%, che riflette un parziale recupero delle vendite dei formaggi di capra di Bettinehoeve dopo il crollo dell’anno precedente (elevate vendite destinate al settore horeca). Polveri/concentrati hanno perso il 16,8%, principalmente a causa del business del latte di capra in polvere nei Paesi Bassi che ha vissuto difficoltà logistiche. La crescita organica del 23,0% nel segmento altri prodotti/servizi è derivata principalmente dall’aumento delle vendite di prodotti vegani supportato anche dal lancio del nuovo marchio vegano Beleaf.