Dal nostro latte formaggi della tradizione

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In tema di vocazione… qui non producete vino, bensì formaggio, da sempre.Curioso……
Qualcuno sta cominciando a impiantare qualche vigna di Chardonnay, ma il formaggio rimane la principale fonte di reddito. Questo per diversi motivi… Innanzitutto, perché si è sempre allevata nei nostri territori la Pecora delle Langhe. Una razza utilizzata per la produzione del rinomato Murazzano Dop e di altre tome della tradizione casearia piemontese, che però oggi è a rischio di estinzione se sono solo duemila circa i capi attualmente allevati. C’è poi l’elemento clima, particolarmente mite sulle nostre colline che ha sempre favorito la conservazione del formaggio anche nei caldi periodi estivi, infine la radicata tradizione contadina che ha scelto nei secoli il formaggio come importante fonte di sostentamento.

L’Azienda Agricola Abate produce in maniera artigianale il Murazzano Dop e tome similari, stracchino, ricotta, yogurt, prodotti freschi

La Pecora delle Langhe è una razza a rischio di estinzione…
Negli anni molte aziende agricole hanno chiuso, pochi sono stati i giovani allevatori che si sono sobbarcati l’impegno, non indifferente, di continuare l’attività dei padri. Ciò ha contribuito a ridurre la popolazione di questa razza ovina. In passato fino ai primi anni del nuovo millennio, qualcosa è stato fatto per cercare di preservarla, sono stati avviati dei progetti, ma poi vicissitudini particolari e la carenza di fondi hanno vanificato gli sforzi in tal senso. La speranza è che questo animale non vada a estinguersi completamente, anche se è sempre più difficile trovare i maschi certificati per la fecondazione…

Come si ripartisce la vostra produzione?
Il Murazzano Dop rappresenta il 30% dell’intera produzione, il resto è dedicato a tome similari, come quella di Bossolasco, alle tome di Langa stagionate, alla produzione di stracchino, ricotta, yogurt, prodotti freschi.

Dove vendete?
… in parte nel nostro spaccio aziendale, in parte al grossista e alle attività commerciali della zona. I nostri formaggi si consumano perlopiù a livello locale, nel cuneese, nel torinese, qualcosa in Lombardia e Liguria…

L’azienda è situata a Bossolasco, nel cuore delle Langhe

Serve più promozione per allargare il bacino di consumo?
Il problema non riguarda la carenza di mercato, ma di prodotto! Il formaggio in produzione è già tutto prenotato e venduto, sicuramente, se aumentassimo le produzioni questi ulteriori quantitativi verrebbero assorbiti senza alcun problema.

Quindi?
Non siamo oggi sufficientemente organizzati per produrre più formaggio. Per farlo dovremmo investire in una stalla più ampia, dovremmo acquistare più animali. Se in passato gli investimenti si affrontavano con grande serenità, oggi qualche preoccupazione in più non manca. Molti sono i costi extra da sostenere nella produzione agricola, a partire da quello del gasolio agricolo oggi “schizzato” oltre l’euro! Una voce importante di bilancio per chi come noi ha quasi 100 ha di terreni…

Il Murazzano Dop offre interessanti prospettive…
È una carta vincente, un formaggio apprezzato che la Dop ha aiutato a far conoscere al consumatore, anche se oggi proprio la Dop crea non pochi problemi…

In che senso?
In passato il Consorzio di tutela ha lavorato molto bene ma oggi sono rimasti solo in quattro i produttori di Murazzano Dop, produttori che si devono sobbarcare tutti gli oneri della denominazione d’origine protetta, a partire dall’ente certificatore! C’è poi il problema dell’eccessiva brocratizzazione. Da noi si dice che ci si mette di più a produrre la carta che il formaggio…! In effetti, gli adempimenti burocratici sono ingenti e richiedono in azienda personale dedicato. Ci sono poi dei parametri del disciplinare produttivo ormai obsoleti che dovrebbero essere aggiornati, ma in sede istituzionale non c’è alcuna volontà ad apporre le necessarie modifiche. Parliamo, per esempio, del titolo in grasso sulla sostanza secca, un valore troppo alto che, vuoi per variazioni genetiche intrinseche degli animali, vuoi per la moderna alimentazione zootecnica, è difficile raggiungere. Questo comporta sanzioni per i produttori e minor remuneratività. C’è chi si è orientato su produzioni similari alla Dop con buoni risultati e minori problemi!

Il latte lavorato, tra i 6 e i 10 quintali al giorno, proviene da circa trecento pecore delle Langhe, da una quarantina di vacche di razza Bruna Alpina e una settantina di vacche Piemontesi

Lasciare la Dop?
Non vogliamo rinunciare alla Dop, ma vorremmo avere la possibilità di lavorare più tranquillamente.

Il futuro?
I problemi ci sono, è innegabile, ma sono positivo per questa nostra attività. Il futuro, come il presente, è nella trasformazione diretta, la filiera corta. Punteremo su di essa e ancora sulle produzioni casearie, tradizionali e artigianali.

 

Azienda Agricola Abate
Stabilimento produttivo: Cascina Abate 1, Bossolasco (CN), tel. 0173 793251, info@cascinaabate.it
Attività: produzione, stagionatura e commercializzazione di Murazzano Dop, Toma di Bossolasco, Tome di Langa stagionate e prodotti della tradizione casearia piemontese.
Quantità di latte lavorato giornalmente: 6-10 quintali
Spaccio aziendale: Cascina Abate 1, Bossolasco (CN)

 

Roberto Tognella