DalterFood Group: fatturato a 146 milioni di euro

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Un 2022 positivo per DalterFood Group. L’impresa emiliana ha chiuso il bilancio consolidato con un incremento sia di volume che a valore in tutti i Paesi di riferimento e nei principali canali di distribuzione.

Il suo fatturato ha raggiunto i 146 milioni di euro, +14,14% sul 2021 mentre i volumi hanno toccato quota 13.175 tonnellate, con un rialzo del +2,34% rispetto al 2021.

Le soddisfacenti performance registrate nel 2022 si devono principalmente all’incremento del fatturato estero, che incide per l’83% sul fatturato complessivo.

“Nel corso del 2022 ­– commenta Andrea Guidi, DG del gruppo – l’aumento di tutte le principali voci di costo (dal latte al materiale per imballaggi, i trasporti, l’energia) ha avuto un impatto molto pesante sul comparto. I primi mesi del 2023 hanno visto un rallentamento dell’inflazione ma gli scenari restano comunque molto incerti. Nonostante le criticità del contesto macroeconomico, prevediamo un trend di crescita e stimiamo di chiudere l’esercizio 2023 con risultati positivi, anche alla luce dei progetti attualmente in corso in ambito sostenibilità, innovazione e digitalizzazione e degli investimenti che abbiamo programmato per le infrastrutture, l’efficientamento energetico delle fabbriche del gruppo e le risorse umane”.

L'azienda
Il gruppo oggi è composto da: Dalter Alimentari, la capogruppo, che dal 1978 taglia e confeziona formaggi stagionati italiani; Colline di Canossa, società proprietaria dei due caseifici di montagna (Colline di Canossa – Selvapiana, matricola 417 e Colline di Canossa – Cigarello, matricola 320); Dalter UK Ltd e Vip Italia Gmbh, filiali commerciali per il mercato inglese e tedesco, e Baltic Cheeses Sia, che gestisce le relazioni con i fornitori europei di formaggi a pasta dura.

Responsabilità aziendale

Per il secondo anno consecutivo, l’azienda ha ottenuto la certificazione volontaria Animal Welfare, secondo il protocollo Classyfarm, il Centro di Referenza Nazionale per il Benessere Animale. Il documento attesta che le imprese conferenti, insieme a tutti gli attori che fanno parte della filiera del Parmigiano Reggiano, rispettano precisi requisiti in tema di management aziendale e del personale, strutture e attrezzature, condizioni di vita degli animali negli allevamenti e biosicurezza.

“Nell’ambito dello sforzo generale sulla sostenibilità che la società sta compiendo, anche per il prossimo esercizio proseguirà la collaborazione con i nostri conferenti latte volta ad aumentare il livello di benessere animale degli allevamenti e a mantenere la certificazione Animal Welfare. Continueremo anche le attività necessarie al mantenimento delle altre certificazioni già ottenute da entrambi i nostri caseifici di proprietà: BRC, IFS, FDA, Qualità prodotto di Montagna e Biologico” – conclude Guidi.

“Previsti, inoltre, nuovi investimenti in ricerca e sviluppo per ridurre ulteriormente il nostro impatto ambientale e compiere nuovi importanti passi dopo l’introduzione delle monodosi di formaggio in plastica 100% riciclabile, che oggi rappresentano una rilevante fetta di mercato per l’azienda. La sostenibilità sarà sempre più al centro delle nostre strategie e del nostro impegno”.