Fissata dall’USDA una tassa sulle licenze di importazione di prodotti lattiero-caseari

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0301022Questa settimana il Dipartimento statunitense dell’Agricoltura (USDA) ha annunciato che alle aziende statunitensi che importano prodotti lattiero-caseari nell’ambito del contingente tariffario (CT) 2017 sarà ora applicata una tassa da $ 250 per ogni licenza. Secondo l’USDA la misura si è resa necessaria per coprire i costi amministrativi. La finestra di tempo utile per richiedere una licenza di importazione va dal 1° settembre al 15 ottobre 2016. Nel quadro del sistema CT, le importazioni fino a un determinato quantitativo sono soggette a tariffazione bassa che si eleva al superamento della soglia fissata. Sulla base delle licenze annuali, l’USDA riesce a calcolare la quantità di un ogni prodotto che entra negli Stati Uniti e successivamente ne determina l’aliquota tariffaria. «Sebbene le aliquote e le quantità di CT variano, le licenze sono richieste per la maggior parte dei prodotti lattiero-caseari» chiarisce Beth Hughes, direttore degli affari internazionali dell’IDFA. «Tuttavia, sono esenti i formaggi a pasta molle stagionati come il Brie o i prodotti lattieri importati nel quadro di un accordo di libero scambio secondo il principio “first come, first-served”».

Nella nota, l’USDA ha ribadito che le licenze sono rilasciate sulla base dell’anno civile e “autorizzano il titolare della licenza a importare una data quantità di un certo tipo di prodotto lattiero-caseario da uno specifico Paese di origine”.