Nella GUUE L 269 del 19.10.2017, è stato pubblicato il regolamento di esecuzione (UE) 2017/1901 della Commissione del 18 ottobre 2017 recante iscrizione della denominazione Danbo nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette (IGP). Si tratta di un formaggio stagionato, a pasta semidura, da latte vaccino. Nei formaggi «Danbo» contenenti dal 30 % a <45 % di grasso sulla sostanza secca, il tenore di grasso deve essere indicato come parte della denominazione.
Ha crosta semidura lavata e la superficie può essere rivestita. La pasta ha colore biancastro (o bianco avorio) tendente al giallo chiaro, e sebbene sia di consistenza morbida e filante, resta comunque facile da tagliare. La pasta presenta occhiature, più o meno numerose, equamente distribuite, perfettamente tonde, della grossezza di un pisello, per lo più con diametro fino a 10 mm, eventualmente con alcune fenditure strette e allungate. È ammessa l’aggiunta di cumino purché la speziatura sia riportata nel nome o venga indicata in relazione a esso.
La forma del formaggio è piana e quadrata o rettangolare. Il sapore e la consistenza tipici del Danbo vengono raggiunti dopo un periodo di stagionatura che oscilla dalle tre alle quattro settimane ad una temperatura di 12-20 °C.
La tecnologia produttiva prevede lo sviluppo di Brevibacterium linens sulla superficie del formaggio dopo la salatura.