Ismea: lo scenario per i formaggi pecorini

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Al fine di approfondire alcune tematiche legate al mercato interno dei formaggi pecorini Ismea ha realizzato un’indagine ad hoc. Questi gli obiettivi: individuare i principali driver della domanda e i comportamenti di acquisto in atto, la percezione dei consumatori e le aspettative in termini di gusto e innovazione, nonché le potenzialità di sviluppo in relazione a specifici di target della popolazione e/o specifici fabbisogni in termini di innovazione e informazione.

Alcuni numeri del comparto in Italia

Il latte proveniente dagli allevamenti nazionali è quasi esclusivamente destinato alla produzione di formaggi – circa 83mila tonnellate cui si aggiungono altre 10mila tonnellate di prodotti a latte misto –, di cui ben il 42% a Dop. Circa due terzi dei pecorini italiani sono destinati al mercato domestico, la rimanente quota all’export.

 

Le considerazioni dell’Ismea

Secondo l’istituto, per i formaggi pecorini sussistono ancora spazi di crescita da ricercare sia ampliando la base dei consumatori (la penetrazione attuale è del 50%) sia stimolando l’acquisto presso coloro che già hanno provato e/o sono convinti delle caratteristiche del prodotto. Alla concentrazione relativa del mercato in un’area particolare – il Centro – si accompagna, infatti, una penetrazione del prodotto comunque favorevole nelle altre aree geografiche, Nord compreso. Centrale sarà comunque la creazione di prodotti innovativi che meglio si prestano a soddisfare i moderni stili di consumo, ampliando le occasioni e i luoghi del fuori casa.