Latte Trento riparte con il nuovo caseificio e yogurt “qualità Trentino”

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Di fronte ai 250 soci, la cooperativa Latte Trento ha presentato il bilancio 2018: la produzione è stata di circa 52 milioni di litri di latte (+3%), il fatturato di 46,5 milioni di euro, più altri 9 realizzati dalla controllata Trevilatte in conto lavorazione, mentre il prezzo medio liquidato è stato 55 c./litro. Inoltre, è stata completata definitivamente la ristrutturazione del polo di Spini, con il nuovo caseificio costato 21,7 milioni di euro ad affiancare la latteria, in modo da evitare costi e aggravi derivanti da macchinari obsoleti o strutture decentrate. Fuori dal “polo”, solo il caseificio di Giustino riservato a produzioni come grana e Spressa (7mila le forme caseificate lo scorso anno).

Il presidente Carlo Graziadei, che ha “traghettato” la cooperativa nell’ultima delicata fase della sua riorganizzazione, ha archiviato anche le divisioni interne, affermando che ora «Latte Trento è un’azienda moderna, efficiente e con una compagine sociale molto unita. I produttori sono più sereni rispetto al passato, c’è un ritorno dei giovani. Ci rimane solo da realizzare lo spaccio e il bar bianco annessi al nuovo stabilimento, e un cogeneratore che ci permetterà di generare risparmio con beneficio sull’ambiente».

«Un risultato frutto di quello è stato fatto negli ultimi anni – ha dichiarato il direttore Sergio Paoli, il manager che ha gestito l’intero processo di ristrutturazione, dalla fusione con Fiavé alla realizzazione del “polo” a nord di Trento. – Possiamo essere soddisfatti dei risultati economici ottenuti a favore dei soci anche se nelle ultime settimane qualche preoccupazione è derivata dal calo dei prezzi del latte e soprattutto della panna, in discesa del 30%, oltre a costi di energia molto alti. Ora possiamo guardare avanti con serenità. Oggi (il 16 aprile. Ndr) abbiamo presentato un progetto su cui stiamo lavorando da qualche anno: un nuovo yogurt, ogm free e certificato “qualità trentino”. Abbiamo cambiato ricetta e rinnovato il packaging (Ndr. La coop ha adottato un ecopack, costituito da una coppetta di plastica alleggerita, un’etichetta avvolgente di cartone e un coperchio termosaldato in alluminio). Siamo certi che piacerà. Questo grazie anche a un interlocutore serio come Arborea, la cooperativa sarda che ha rilevato lo stabilimento di Trentinalatte. Inoltre, dal 20 maggio rientreremo direttamente nella rete di distribuzione di Sit e Famiglie Cooperative con i nostri prodotti freschi, panna, latte, burro e yogurt. Stiamo lavorando tanto sul benessere animale, sul rispetto dell’ambiente. Stiamo inoltre cercando di sostituire la plastica e nei prossimi giorni cominceremo a produrre con il 25% di rPet».

Rinnovato un terzo del consiglio
Tutti eletti all’unanimità i consiglieri. Confermati in consiglio Claudio Lever in rappresentanza dei soci della Valle dei Laghi, Tiziano Furlan e Carlo Sandri per la Bassa Valsugana, Manuel Carli per Fiavé, Bleggio e Comano e Massimo Chelodi per la Val di Fiemme. Entra in consiglio anche Daniele Massella al posto di Silvio Tomaselli.