Misurazione di livello precisa e affidabile

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Tre serbatoi di siero di latte in servizio dal 2014 nello stabilimento Tirol Milch

Sfruttamento rispettoso delle risorse con processi definiti anche nell’ambito della misura di livello dei serbatoi, dove VEGA interviene con sensori che contribuiscono a rendere gli interventi puliti, sicuri rapidi ed efficienti.

Lo stretto rapporto con la natura, la protezione dell’ambiente e lo sfruttamento rispettoso delle risorse naturali contraddistinguono il caseificio austriaco Tirol Milch (gruppo Berglandmilch). Da anni lo stabilimento è orientato al risparmio energetico, garantisce la tracciabilità di ogni singolo litro di latte e l’utilizzo di tutti i sottoprodotti. Un processo virtuoso ma impegnativo, che richiede processi chiaramente definiti anche nell’ambito della manutenzione. Per la creazione delle ingenti quantità di energia necessaria per la produzione lattiero-casearia (evaporazione, refrigerazione del latte, pulizia dei serbatoi, per esempio) usa fonti di energia alternative tra cui impianto fotovoltaico e caldaia a cippato. Inoltre combina tutti i flussi di energia in modo da contenere i consumi. Grazie a questa complessa ingegneria di processo, lo stabilimento di Wörgl ha recentemente ricevuto il premio di azienda di produzione lattiero-casearia più ecologica d’Europa.

I formaggi prodotti nello stabilimento di Wörgl sono conosciuti anche oltre i confini del Tirolo. In questa sede si producono anche yogurt, burro e budino al cioccolato, ma circa i due terzi del latte raccolto sono destinati alla produzione casearia. Lo stabilimento aperto nel 2014 è il secondo dell’Austria in ordine di grandezza. La collaborazione con VEGA è consolidata da tempo. Attualmente nello stabilimento di Wörgl sono impiegati tra i dieci e i dodici strumenti di misura di livello radar VEGAPULS. Ma i tecnici ne vorrebbero di più, e lo spiegano portando come esempio i serbatoi del siero di latte.

I serbatoi del siero, ieri…

In passato, molti serbatoi equipaggiati con misura di livello venivano forniti nell’ambito di commesse globali. Nella prassi questa combinazione non sempre si è rivelata ottimale perché i fornitori degli impianti non erano specializzati nella strumentazione per la misura di livello. Spesso l’equipaggiamento standard prevedeva una misura di pressione differenziale con sensori posti vicino al fondo del serbatoio. Questo richiedeva un’ingente manutenzione perché nel corso della pulizia si verificavano spesso danneggiamenti meccanici della membrana dei trasduttori di pressione, magari in seguito alla caduta accidentale di una chiave inglese nel serbatoio. I serbatoi erano sottoposti regolarmente a ispezioni meticolose. Il tecnico scendeva nei serbatoi e ne valutava lo stato dall’interno. Anche in questo caso ogni ispezione aumentava il rischio di danneggiamento accidentale dei trasduttori di pressione installati sul fondo.

Nei tre serbatoi del siero messi in servizio dal caseificio austriaco nel 2014, la misura di livello presentava fin dall’inizio difficoltà anche sotto altri punti di vista. A disturbare la misura contribuivano la formazione di schiuma, i cordoni di saldatura del serbatoio, il miscelatore installato all’interno, le teste di spruzzatura. Immediatamente dopo i serbatoi è stata installata una centrifuga con portata di 50.000 litri/h, aggiungendo ulteriori difficoltà. Siccome i serbatoi hanno un fondo piatto, con una misura di pressione sul fondo è impossibile una misura di zero esatta, perché il trasduttore di pressione è montato alcuni centimetri al di sopra del fondo. Di conseguenza, talvolta si verificava l’adduzione di aria nella centrifuga. A risentire delle conseguenze era soprattutto Alpina, un’azienda con sede nello stabilimento Tirol Milch specializzata nella lavorazione del siero ricevuto direttamente da una tubazione. La variazione del contenuto di grassi del siero causava problemi negli impianti di filtraggio.

VEGAPULS 64 misura in maniera affidabile il livello nei serbatoi del siero

… e oggi

Le notizie relative allo sviluppo di VEGAPULS 64, uno strumento di misura di livello radar tecnologicamente all’avanguardia, attirano l’attenzione dell’ufficio tecnico di Tirol Milch. Subito dopo il lancio sul mercato dei primi strumenti nel 2016, tutti i serbatoi del siero sono stati equipaggiati con il sensore VEGA. Non rimangono insoddisfatte le aspettative riposte nella sua elevata frequenza di misura (80 GHz), nella conseguente migliore focalizzazione e nella maggiore risoluzione del segnale di misura.

Nello stabilimento di Wörgl ogni giorno si lavorano in media 700.000-800.000 litri di latte proveniente da 3000 masi tirolesi. Tirol Milch raccoglie il latte con oltre 20 autocisterne che raggiungono anche i masi più sperduti. I sei tipi di latte raccolti vengono tenuti rigorosamente separati per evitare che si mescolino tra di loro. A tale sofisticata logistica del latte VEGAPULS 64 contribuisce con la sua ottimale focalizzazione del segnale. I risultati della misura sono sempre precisi, indipendentemente dalle condizioni di processo, e il funzionamento è esente da manutenzione grazie al metodo di misura senza contatto. La qualità della focalizzazione del segnale consente l’impiego in serbatoi con molte installazioni interne, per esempio agitatori, teste di spruzzatura o serpentine di riscaldamento.

Come anticipato, VEGAPULS 64 lavora con una frequenza di trasmissione di 80 GHz. Con un diametro dell’antenna di 80 mm, il segnale emesso ha un angolo di apertura di 3°. Il sensore radar riceve solo riflessioni inequivocabili del prodotto da misurare, rendendo la misura sicura e affidabile. E, grazie alla frequenza tre volte superiore rispetto a quella impiegata tradizionalmente, sistemi di antenna e attacchi di processo possono essere più piccoli. Il sistema di antenna è incapsulato in PTFE o PEEK, per cui non si creano cavità che potrebbero favorire la formazione di depositi di prodotto. L’elevato campo dinamico del sensore compensa l’attenuazione del segnale causata da depositi di prodotto, mantenendo il rilevamento preciso anche in caso di imbrattamento del sensore.

Lo stabilimento lavora il latte proveniente da oltre 3000 masi sparsi sul territorio circostante