Ornua, il maggiore esportatore irlandese di prodotti lattiero-caseari, ha recentemente pubblicato il bilancio 2016. L’EBITDA* del gruppo è aumentato del 18%, il fatturato del 9%, a parità di area di consolidamento, attestandosi a 1,75 miliardi di € mentre l’utile operativo* è passato da 18,3 a 26,6 milioni di euro (+46%) (*escludendo la vendita di DPI Specialty Foods avvenuta nel 2015). Tale risultato include gli investimenti destinati all’acquisto di impianti nuovi e all’ammodernamento di quelli esistenti e uno stanziamento di ulteriori € 6 milioni per lo sviluppo dei marchi e del mercato, attività a cui il gruppo ha destinato un totale complessivo di 51 milioni di € nel 2016.
Il gruppo ha chiuso l’esercizio con una disponibilità netta di € 57,2 milioni rispetto a un indebitamento netto di € 17,3 milioni nel 2015.
Gli acquisti di prodotti irlandesi sono aumentati del 7%, anno su anno, superando il rialzo della produzione di latte irlandese attestatosi al 4%.
In evidenza nel 2016
- Le vendite al dettaglio globali di Kerrygold hanno raggiunto i 900 milioni €, con gli Stati Uniti che hanno registrato una crescita dei volumi del 20%
- Lancio di Kerrygold Yogurts in Germania: sono stati oltre 10 milioni i vasetti venduti nei primi sei mesi
- Apertura di Kerrygold Park, un impianto dedicato alla produzione e al confezionamento di burro da 50.000 MT a Co. Cork
- Apertura di Al Wazeen, il caseificio di Ornua in Arabia Saudita a Riyadh
- Incorporazione in Ornua Asia di Ambrosia Dairy, produttore lattiero-caseario di Shanghai
- Acquisizione della statunitense CoreFX Ingredients attiva negli ingredienti in polvere.
Dal 2017 in poi
A inizio anno, Ornua ha rilevato F.J. Need (Foods) Limited, una società britannica ingredienti lattieri. L’operazione è significativa sia perché rafforza in modo significativo la presenza del gruppo irlandese nel settore inglese degli ingredienti sia in chiave post-Brexit. Per i prossimi 5 anni Ornua ha predisposto la strategia Ornua 2021 in cui specifica gli obiettivi che intende raggiungere fra cui: fatturato a 3 miliardi di euro e un margine di EBITA del 3%.