Packaging più trasparenti per composizione e riciclo

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I packaging dei prodotti di largo consumo presenti nella distribuzione moderna sono sempre più trasparenti. Secondo IdentiPack – Osservatorio Etichettatura Ambientale del gennaio 2023 in Italia sono aumentati gli imballi che riportano in etichetta il materiale di composizione, mediante la codifica identificativa prevista dalla Decisione 129/97/CE. Lo scorso anno erano 25.273 le referenze vendute in supermercati e ipermercati con quest’informazione in etichetta (19,4% di tutto il paniere del grocery). In rialzo di 3,6 punti percentuali anno su anno.

Con il 26,5% di incidenza e con un tasso di crescita di 5,1 punti percentuali, gelati e surgelati si confermano i settori con la maggior percentuale di prodotti sulla cui confezione è riportata la codifica identificativa dei materiali di cui è composto il packaging. In particolare, i gelati hanno visto aumentare la quota sulla numerica dal 27,5% al 34,1%. Al loro interno si segnala la crescita delle confezioni parlanti nei multipack (39,5% contro il 33,3% dell’anno finito a giugno 2021) e nei gelati d’impulso (33,3% contro il precedente 26,0%).

Tra le altre categorie merceologiche che spiccano per incidenza dei pack che riportano il materiale di composizione ben si comportano anche latte e panna freschi (36,4%).

Private label protagoniste

Secondo il rapporto, le private label vantano il 44,1% delle confezioni vendute dotate di packaging parlanti (+2,4 punti percentuali rispetto all’anno terminante a giugno 2021).

Altrettanto importante è il ruolo delle aziende maggiori (le top 20 per vendite in valore), con il 43,2% delle confezioni dotate di indicazione sulla composizione delle confezioni (+6,0 punti percentuali. rispetto all’anno terminante a giugno 2021).

Dove lo butto? Dubbio sempre meno amletico

Il 40,2% dei prodotti grocery rilevati dall’indagine indica sulle etichette non solo il tipo di imballaggio utilizzato ma anche le corrette modalità di smaltimento (+2,7 punti percentuali rispetto all’anno finito a giugno 2021). Il paniere, composto da 52.291 referenze, nell’arco dei 12 mesi rilevati ha sviluppato 15,2 miliardi di unità di vendita acquistate.