Presentato il Patto per l’export

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Lo strumento si propone di rilanciare l’export del made in Italy nella fase post-emergenza sanitaria mediante il rafforzamento degli strumenti di sostegno all’internazionalizzazione e una promozione di ampio respiro.

In concreto, si tratta di un accordo che recepisce sinteticamente le istanze delle associazioni di categoria raggruppate in 12 tavoli settoriali di ascolto, coinvolgendo oltre 250 partecipanti e 147 associazioni rappresentative di tutti i settori produttivi, agroalimentare incluso. Il Patto verrà realizzato dalla Farnesina, grazie anche alla rete diplomatico-consolare – composta da oltre 300 sedi all’estero, tra Ambasciate, Rappresentanze Permanenti, Uffici Consolari e Istituti Italiani di Cultura – da ICE Agenzia (con i suoi 78 Uffici/Punti di corrispondenza all’estero) e dal gruppo CDP-SACE-SIMEST (con i suoi 12 uffici nel mondo).

Dai 12 tavoli settoriali di ascolto è emersa una generale convergenza di vedute su alcune linee d’intervento prioritarie, che sono confluiti negli assi strategici del Patto:

  1. Comunicazione: campagna di “nation branding”, che sarà realizzata da ICE-Agenzia, con l’obiettivodi rilanciare l’immagine dell’Italia e sostenere i settori economici più penalizzati dalla crisi covid-19, con particolare attenzione al turismo.
  2. Promozione integrata: iniziative di promozione particolare su arte contemporanea, cinema e audiovisivo, spettacoli dal vivo, editoria, cucina, design, scienza e innovazione, con iniziative che possano essere un’occasione di visibilità per imprenditori, professionisti e creativi italiani e di conoscenza del made in Italy per il pubblico internazionale.
  1. Formazione/informazione: strumenti formativi e informativi per le imprese, tra cui un e-book: una vera e propria guida di accompagnamento all’export, che verrà distribuita tra le PMI che intendono affacciarsi sul mercato internazionale, ma non ancora stabilmente esportatrici; l’e-desk – partendo da un progetto in corso ICE-SACE-MAECI – consentirà l’accesso digitalizzato ai servizi di sostegno all’export, attraverso il portale unico, con una profilazione di aziende, settori e mercati; TEM (Temporary Export Manager) e DEM (Digital Export Manager), che assisteranno l’azienda nei processi di innovazione, digitalizzazione e internazionalizzazione;
  1. Sistema fieristico: ammodernamento del sistema fieristico, attraverso una parziale digitalizzazionedelle fiere e la creazione di piattaforme per incontri B2B virtuali;
  2. Commercio digitale: ampliamento degli accordi con le principali piattaforme di e-commerce internazionali e anche con piattaforme “minori” di e-commerce, ma molto popolari in mercati prioritari.
  1. Finanza agevolata: centralità degli strumenti finanza agevolata per le strategie di crescita e internazionalizzazione delle PMI e delle imprese start-up. Al fine di aumentare il numero delle imprese che beneficiano degli interventi agevolativi finanziati a valere sul Fondo 394, su richiesta del MAECI, SIMEST realizzerà con sistematicità campagne di comunicazione mirate per le PMI e le startup. Particolare attenzione verrà data alla promozione della disponibilità di risorse a valere sul fondo perduto dei finanziamenti agevolati per le misure su e-commerce e TEM.