Riforma comunitaria delle IG: Origin Italia prepara una proposta

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Origin Italia – in collaborazione con Afidop e Federdop e con il supporto di Fondazione Qualivita – ha organizzato l’evento “La Riforma del Sistema delle Indicazioni Geografiche, una prima analisi sulla proposta presentata dalla Commissione europea”.

Nel corso del seminario, aperto dal presidente di Origin Italia Cesare Baldrighi e che ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle associazioni di settore – tra cui Antonio Auricchio, presidente di Afidop e Fabrizio Filippi, presidente di Federdop –, gli speaker hanno illustrato gli elementi chiave della proposta di riforma, i punti prioritari e le posizioni del sistema italiano sui vari passaggi. In particolare gli interventi di Riccardo Deserti, presidente di oriGIn, Stefano Fanti, vicepresidente Origin Italia e Leo Bertozzi, del Board oriGIn EU, hanno sottolineato l’importanza di intervenire per rafforzare il valore strategico del sistema, gli strumenti di tutela e anche il ruolo dei gruppi come motore delle filiere DOP e IGP.

Il commento del relatore della riforma

In conclusione l’intervento di Paolo De Castro, europarlamentare e relatore della riforma, che ha ripercorso alcuni degli elementi chiave emersi: “Siamo di fronte a un passaggio strategico davvero importante che coinvolge un sistema che in Europa supera gli 80 miliardi di valore.

Sarà importante lavorare con gli altri Paesi, e in questo un ruolo importante spetta a Origin EU, per arrivare a una proposta in grado di rafforzare sia i consorzi, con capacità operative e di governance sempre più efficaci, sia la tutela delle indicazioni geografiche, facendo tesoro dei segnali positivi giunti dalla Corte di Giustizia e dal sistema europeo in questi anni”.

De Castro evidenzia inoltre l’importanza di proporre criteri di semplificazione, a partire dalle procedure di modifica dei disciplinari, e di sviluppo della sostenibilità come valore aggiunto in grado di rappresentare un’opportunità strategica e competitiva.

“Dobbiamo lavorare insieme per cogliere questa occasione straordinaria di sviluppo, e per farlo è importante focalizzarsi non solo sulla correzione delle criticità della proposta, ma anche fornire suggerimenti concreti per il rilancio della politica della qualità, consapevoli che gran parte delle responsabilità è nelle mani del sistema italiano delle Indicazioni Geografiche e della sua capacità di fare squadra”.