Riforma UE: esternalizzare la gestione delle IG all’EUIPO?

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In una nota, il settore delle Indicazioni Geografiche (IG), rappresentato da AREPO, EFOW, oriGIn EU, esorta la Commissione europea (CE) ad abbandonare le proposte che indebolirebbero la politica delle IG dell’UE. Si chiede piuttosto una riforma ambiziosa che rafforzi le IG all’interno della strategia Farm to Fork.

La bozza

Con una lettera di missione la presidente Von der Leyen ha incaricato l commissario Wojciechowski  di esaminare i modi per rafforzare il sistema delle IG. Negli ultimi tre anni – prosegue la nota – la politica delle IG dell’UE ha subito profonde riforme con risultati molto positivi: un miglioramento della protezione, una semplificazione delle procedure, la possibilità di introdurre elementi di sostenibilità nei disciplinari dei prodotti e nuovi strumenti a disposizione dei produttori per la gestione delle IG.

La CE ha presentato all’Intergruppo i principali elementi della proposta legislativa che intende presentare nel primo trimestre del 2022: delega della gestione delle IG all’Ufficio dei marchi di Alicante (EUIPO), assenza di una proposta concreta su IG e sostenibilità, rafforzamento della protezione delle IG online e armonizzazione dei controlli.

I commenti

La presidente di AREPO, Begoña García Bernal, Assessore regionale all’agricoltura, allosviluppo rurale, alla popolazione e al territorio della regione Estremadura, sottolinea: “LeIndicazioni Geografiche dell’UE sono fondamentali per preservare l’equilibrio territoriale a livelloregionale. Svolgono un ruolo importante nel mantenere l’attività economica e sociale nelle zone rurali, rappresentando strumenti chiave per affrontare l'”esodo rurale”. La revisione in corso del sistema delle IG dell’UE dovrebbe rafforzare il loro impatto sui territori anche attraverso il potenziamento del ruolo dei gruppi di produttori di IG. Essi dovrebbero avere un peso maggiore nella promozione, commercializzazione e protezione dei loro prodotti. Il loro ruolo può andare oltre, affidando loro la formazione delle giovani generazioni di produttori e l’elaborazione di strategie di valorizzazione dei territori”.

Il presidente di oriGIn, Claude Vermot-Desroches, insiste: “Le proposte della Commissione europea rappresentano una riforma scarna se le paragoniamo a ciò che è stato appena realizzato nella riforma della PAC per le IG. Quest’ultima ci dà nuovi strumenti per rafforzare lo sviluppo, la sostenibilità e la protezione delle IG. È un buon quadro giuridico che tiene conto del ruolo delle IG come strumento di politica pubblica e come potente strumento di sviluppo locale. Questo modello continua a ispirare molti paesi nel mondo. Mentre sono necessari ulteriori miglioramenti a questo quadro e un’ambiziosa revisione del sistema delle IG, le basi di tale successo europeo non devono essere minate.”

Inoltre continua Vermot-Desroches “per la loro stessa natura, le IG contribuiscono già oggi al raggiungimento di molti degli obiettivi della strategia Farm to Fork: produzione non delocalizzabile, metodi di produzione specifici, creazione di valore aggiunto a vantaggio dei produttori, garanzie per i consumatori attraverso i controlli, gestione del paesaggio, mantenimento delle tradizioni e della popolazione rurale, per citarne alcuni. Ancorati nei nostri territori, lavoriamo senza sosta per una migliore sostenibilità e la protezione della biodiversità”.