Saggio molecolare validato per L. monocytogenes

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Validazione europea di un metodo di real-time PCR per la ricerca di Listeria monocytogenes in formaggi molli

Il classico metodo microbiologico per la ricerca di Listeria monocytogenes richiede circa 7 giorni fino alla conferma finale e non è quindi adatto agli alimenti deperibili. Al fine di disporre di un’alternativa analitica ufficiale, è stato condotto uno studio di validazione internazionale (a livello europeo) basato sulla norma ISO 16140 di una metodologia di real-time PCR non-proprietaria che può dare i risultati definitivi il giorno successivo a quello dell’analisi. Questo metodo si basa su un arricchimento ISO compatibile accoppiato a una fase di estrazione di DNA batterico e a un saggio consolidato di real-time PCR. Hanno partecipato a questo studio 12 laboratori appartenenti a sei Paesi europei, ed è stato scelto come modello di alimento il formaggio molle perché rappresenta una matrice difficile sia per l’estrazione del DNA batterico sia per l’amplificazione real-time PCR. Il limite di rivelazione osservato era inferiore a 10 ufc per 25 g di campione, mostrando eccellenti valori di concordanza ed accordanza tra campioni e laboratori (> 75%). Sono stati ottenuti anche valori eccellenti di accuratezza, specificità e sensibilità (82,75%, 96,70% e 97,62%, rispettivamente) quando i risultati ottenuti con i metodi real-time PCR sono stati confrontati a quelli del metodo standard ISO 11290-1. È stato osservato che la ricerca di L. monocytogenes con il metodo real-time PCR era meno influenzata in presenza di Listeria innocua nei campioni contaminati, dimostrando così di essere più affidabile del metodo di riferimento.
Questo studio internazionale ha indicato che un metodi basato sulla real-time PCR può rappresentare una valida alterativa allo standard ISO dal momento che presenta una performance più elevata e riduce la durata del processo di analisi.

di M.V. Gianfranceschi et al. Dipartimento di salute pubblica veterinaria e sicurezza alimentare, Istituto Superiore di Sanità, Roma (pp. 128-133), International Journal of Food Microbiology, 1° agosto 2014, vol. 184, doi: 10.1016/j.ijfoodmicro.2013.12.021