Adulterazione con latte vaccino di formaggi da latte di altre specie

1201

Rivelazione di latte vaccino non dichiarato in diverse matrici alimentari mediante un approccio multiplo

di Tiziana Di Febo et al. Istituto Zooprofilattico Sperimentale dellAbruzzo e del Molise G. Caporale”, Teramo (pp. 104845 ss.)

Il metodo ufficiale di focalizzazione isoelettrica (IEF) per la ricerca di latte vaccino in formaggi ottenuti da latte ovino, caprino o di bufala, secondo quello che è l’attuale regolamento UE n. 150/2018, è stato confrontato con altre tre tecniche: immunodosaggio a flusso laterale (LFA), ELISA e PCR in tempo reale (RT-PCR). Gli autori di questo lavoro hanno analizzato campioni di latte, formaggio e bevande vegetali come campioni di controllo e dopo contaminazione artificiale con latte vaccino a diverse concentrazioni. Tutti i test, a eccezione dell’ELISA, sono stati in grado di rilevare l’adulterazione del latte a concentrazioni inferiori all’1% di latte vaccino nel latte caprino, ovino e bufalino. La sensibilità, la specificità e l’accuratezza relative di ELISA e RT-PCR rispetto all’IEF erano del 100%, mentre per LFA erano rispettivamente di 100%, 62,5% e 72,7%. È stato osservato un buon accordo tra ELISA e RT-PCR rispetto a IEF, ma solo un moderato accordo tra LFA e IEF.

Bibliografia
International Dairy Journal (dicembre 2020): 111. doi.org/10.1016/j.idairyj.2020.104845