Salutismo uno dei driver della scelta alimentare degli italiani

1316

La recente pubblicazione del rapporto Coop offre numerosi spunti di riflessione. Tra i tanti, abbiamo deciso di soffermarci sul fatto che gli acquisti premino il fresco, il confezionato ma soprattutto i prodotti “ready to eat” (qui alcune schede e dati tratti dal Rapporto). Nonostante per gli italiani la cucina sia l’hobby principale (dall’indagine Stili d’Italia dell’Ufficio Studi ANCC-Coop emerge come quasi il 40% si destreggi per passione fra pentole e fornelli), sono molte le ragioni che spiegano la preferenza per il pronto. Nel filone della crescita dei prodotti pronti riveste un ruolo cruciale il contributo della gastronomia fresca, e in generale dei primi piatti pronti con un trend di mercato che affianca l’esplosione dell’offerta di meal delivery nelle grandi città e ad esso in parte si sovrappone. Il fatto sicuramente nuovo nel 2018 è il parziale rallentamento del carrello dei prodotti salutistici che crescono in misura marginalmente superiore all’incremento dell’intero comparto del largo consumo confezionato. Non è un caso, infatti, che nei primi dieci prodotti per maggiore crescita del primo semestre 2018 si riconoscano molti prodotti a forte contenuto salutistico e che spesso si associno a un maggior contenuto di servizio. Tra questi sicuramente i prodotti delattosati pronti da consumare (con lo yogurt che spunta un aumento del 42%), la frutta secca sgusciata, le zuppe pronte.

Le performance dei prodotti private label…

Nel carrello della spesa degli italiani crescono inoltre i prodotti a marchio commerciale (+3,7% nei primi sei mesi dell’anno) e i prodotti dei piccoli produttori (+4,3%), che intercettano desideri ed aspirazioni di un consumatore che ha a cuore l’innovazione, la sperimentazione, il chilometro zero, l’origine locale dei prodotti, tutti attributi che i produttori di nicchia riescono a garantire in maniera più efficace di quanto non sia in grado di sostenere la produzione di massa. Peraltro, tali prodotti proprio per queste ragioni sembrano fare meglio sia dei prodotti leader (-1% nel primo semestre 2018) che dei follower (-0,2%).

… delle etichette che evidenziano l’origine italiana

Il carrello degli italiani parla sempre più italiano. Secondo le misurazioni dell’Osservatorio Immagino GS1-Nielsen i prodotti che riportano in etichetta l’indicazione “100% italiano” crescono di quasi il 9% e rialzi simili sono appannaggio dei prodotti a certificazione di origine (Doc, Docg, Dop e Igp). Anche i prodotti regionali risultano essere molto apprezzati dagli italiani. Tra questi spiccano i toscani (+14% delle vendite a valore) e soprattutto quelli pugliesi (+18%).