Stabile il mercato lattiero svizzero

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Dopo un temporaneo calo ad aprile, l’export caseario svizzero si è ripreso ma, malgrado ciò, nel secondo trimestre ha perso il 2,7% al di sotto del livello del 2019. Boom nelle vendite al dettaglio di derivati lattieri biologici

Evoluzione generale del mercato

La situazione sul mercato lattiero internazionale si è decisamente stabilizzata. Negli scorsi mesi alcuni importanti segmenti di mercato internazionali hanno registrato una chiara ripresa. Anche il mercato lattiero svizzero si presenta stabile. Le minori scorte di burro non sono correlate alla pandemia di Covid-19. Dopo un temporaneo netto calo ad aprile, le esportazioni di formaggio si sono evolute di nuovo positivamente, tuttavia le esportazioni dopo sei mesi si sono attestate al di sotto del livello del 2019. Il prezzo alla produzione del latte, invece, ha superato il livello dell’anno precedente.

Da fine maggio si è registrata una ripresa nel contesto internazionale. Nell’UE il prezzo del burro a giugno 2020 ha superato di circa il 9 per cento quello del mese precedente, anche il latte in polvere scremato (+8%) e quello in polvere intero (+4%) hanno registrato prezzi più elevati. I prezzi dei mercati a pronti per il latte UE hanno segnato una ripresa da giugno 2020. Dopo un temporaneo rialzo dei prezzi a pronti per il latte a maggio e a giugno, attualmente continuano a essere inferiori di 10 ct./kg rispetto al livello dell’anno precedente. Il prezzo alla produzione del latte nell’UE è leggermente in calo.

Per l’indice dei prezzi del latte di latteria emerge un calo riconducibile essenzialmente alle nette perdite del cambio per il latte in polvere e il burro nell’UE, registrate prevalentemente ad aprile 2020.

Capitolo export

Le esportazioni di formaggio svizzero a giugno 2020, rispetto allo stesso mese del 2019, sono aumentate di circa il 20 per cento. Anche le importazioni nello stesso periodo hanno segnato un incremento di circa il 29 per cento. Nel complesso le esportazioni nel secondo trimestre hanno registrato un calo del 2,7 per cento rispetto all’anno precedente, mentre le importazioni si sono attestate di circa il 19 per cento al di sopra del valore del 2019.

Evoluzione dei prezzi e dei quantitativi di latte e formaggio

La produzione lattiera da gennaio a maggio 2020 è aumentata rispetto all’anno precedente dello 0,3 per cento.

Anche la produzione di formaggio nello stesso periodo ha segnato un incremento del 4,2%. Il prezzo alla produzione del latte a giugno 2020, rispetto al 2019, ha segnato un rincaro del 3,3 per cento (+2.1 ct./kg). Rispetto al trimestre aprile-giugno 2019, il prezzo del latte, nello stesso periodo del 2020, è superiore del 3,8 per cento. Per motivi stagionali, il prezzo del latte segna una tendenza al rialzo. Le scorte per il latte in polvere scremato sono in calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quelle del latte in polvere intero, invece, sono nettamente aumentate (+34,8% nel confronto tra giugno 2019 e giugno 2020).

Burro, la nota dolente

Le scorte di burro a fine giugno 2020 si sono attestate a 1404 tonnellate e, rispetto al 2019, hanno segnato un calo di 3322 tonnellate (-70,3%), che corrisponde nel complesso a un livello di scorte molto basso.
A causa dell’attuale situazione di mercato la categoria ha inoltrato all’Ufficio federale svizzero dell’agricoltura una domanda per liberare un ulteriore contingente d’importazione per il burro di 1800 tonnellate.

Il commercio al dettaglio

Rispetto a giugno 2019, nel commercio al dettaglio svizzero a giugno 2020 la domanda lattiera è aumentata del 14 per cento (analizzando tutte le categorie di latticini quali latte di consumo, panna, yogurt, formaggio ecc.); quella di prodotti dairy biologici ha segnato addirittura un incremento del 18,4 per cento.

Da inizio anno il valore di vendita per chilogrammo o litro di latte in tutto il segmento di produzione del latte è aumentato, passando da 5.30 a 5.32 franchi a giugno 2020 (+0,4%), rispetto a giugno 2019 l’aumento è stato del 2,3 per cento. Dal confronto del trimestre aprile-giugno 2020 con lo stesso periodo del 2019 si nota un incremento del 4,0 per cento del valore di vendita medio per tutta la gamma lattiera.

Il maggior valore di vendita rispetto al 2019 è riconducibile a diversi fattori. Da un lato il burro, a causa dell’esigua offerta in quest’anno è rincarato. Dall’altro la maggiore domanda di prodotti biologici ha comportato un valore di vendita più elevato poiché questi, in linea generale, sono più costosi.