Tecnologie e sinergie al servizio dei formaggi a pasta filata

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La meccanica di precisione e la capacità di ingegnerizzazione, tipicamente italiane, applicate al settore caseario delle paste filate hanno reso CMT un player internazionale primario in poco più di 40anni. Acquisita da GEA, a fine giugno, si prepara a ospitare un centro tecnologico e a rafforzarsi in ambito internazionale grazie alla sinergia col gruppo

Filatrice serie Discovery, a bracci tuffanti, da 1.500 kg/h
Filatrice serie Discovery, a bracci tuffanti, da 1.500 kg/h

Ha un po’ stupito la notizia dell’acquisizione della cuneese CMT S.p.A. da parte della tedesca GEA. Stupito perché, sin dalla sua fondazione nel 1970, l’azienda di Peveragno ha saputo affermarsi e mantenere stabilmente la propria posizione di player mondiale nella progettazione, realizzazione e vendita di macchine e impianti per la produzione di pasta filata (mozzarella, pizza cheese, provolone, scamorze…).

cmtE, in questi 40 anni di attività, anche nei tempi di crisi come quelli attuali, l’apprezzamento del mercato è valso all’azienda un segno positivo nella crescita del fatturato, indice di una solidità economica fondata su un continuo affinamento tecnico e tecnologico. Come provato dagli investimenti in atto nei reparti di produzione. Ciò è il frutto dell’impostazione voluta dal suo fondatore e attuale presidente, Stefano Tomatis, che avvalendosi delle capacità delle maestranze interne e grazie anche alla collaborazione con i clienti, ha saputo progettare macchine e impianti in grado di soddisfare le richieste di un mercato, sempre più globale. Un catalogo vasto quello di CMT che comprende sistemi di serie e speciali secondo le specifiche esigenze del cliente, realizzati all’interno dell’azienda in grado di assicurare produttività comprese tra 100 e 10000 kg/h.

geaSoluzioni perfettamente integrabili con quelle fornite dal Gruppo GEA nel settore lattiero caseario. A processo di integrazione appena avviato, abbiamo chiesto a Mario Nino Negri, manager incaricato da GEA per gestire la transizione e che ha assunto anche la carica di amministratore delegato di CMT, di spiegare le ragioni di tale acquisizione e che cosa succederà nel prossimo futuro.

Mario Nino Negri
Mario Nino Negri

In questi ultimi due anni, GEA ha compiuto importanti acquisizioni come quelle di Hilge, CMT, Comas e de Klokslag. Ora come si prepara GEA a gestire il processo di integrazione?

L’integrazione di una nuova società, soprattutto se di carattere prettamente famigliare, richiede una particolare attenzione. Nel caso della CMT il processo di integrazione è facilitato dalla storica e fortemente radicata “vision” in entrambe le società: cliente, qualità e innovazione.

Con le acquisizione di CMT e de Klokslag, GEA ha colmato una lacuna nel proprio portafoglio?

Le recenti acquisizioni si inseriscono nel piano che il Gruppo GEA sta perseguendo per espandere la presenza nel settore alimentare, in generale, in modo da poter offrire a un mondo in continua espansione le soluzioni tecnologiche in grado di soddisfare le future esigenze del mercato. Uno dei settori che il Gruppo GEA ha ritenuto e ritiene più strategico è proprio quello lattiero-caseario. La storica presenza del Gruppo GEA nel trattamento del latte e dei suoi derivati ben si integra con la produzione di formaggi, siano essi freschi che stagionati. Le due acquisizioni di CMT e de Klokslag hanno permesso al Gruppo GEA di completare la gamma dei propri prodotti in entrambi i sottosegmenti. Grazie a de Klokslag, ora GEA è in grado di fornire soluzioni per formaggi a pasta dura/semidura (tipo Cheddar). Tra i prodotti freschi uno di quelli più richiesto a livello mondiale è la pasta fi lata (mozzarella, pizza cheese, provolone, scamorza…) e per questo GEA ha deciso di acquisire CMT, leader di settore. Il portafoglio prodotti di CMT è in grado di soddisfare le diverse esigenze del mercato partendo dalle macchine piccole, ideali per soddisfare le necessità di caseifici di dimensioni artigianali, sino alle più ampie e complesse soluzioni di processo in grado di soddisfare le esigenze produttive di grandi gruppi con macchine industriali per pizza da 8-10 quintali/ora. GEA oggi è quindi in grado di soddisfare le esigenze del mercato nel settore dei formaggi dalla stalla al banco frigo. Quindi non solo le tecnologie di processo vere e proprie, ma una profonda conoscenza dall’alimentazione animale e l’offerta di soluzioni per il confezionamento del prodotto finito si coniugano con il mantenimento della catena del freddo per fornire al mercato le soluzioni più avanzate.

Ma quali sono le attuali richieste del mercato? E come un produttore di macchine per la produzione di alimenti può soddisfarle?

Il mercato ricerca la qualità e l’igiene dell’alimento che deve essere sano, mantenere le qualità organolettiche con un’appropriata shelf life. CMT ha diversi punti di forza per soddisfare le esigenze delle aziende alimentari nel far fronte alle richieste sempre più pressanti del mercato. Il primo è il saper valutare il latte, materia viva che cambia in continuazione. L’esperienza maturata in decenni di presenza sul mercato costituisce la base per identificare i parametri del processo di caseificazione. Sono basilari per ottenere un prodotto di qualità un corretto set-up dei parametri di pastorizzazione, dei tempi di coagulazione e delle dimensioni del taglio della cagliata, il tempo necessario per il drenaggio, il processo di filatura e raffreddamento e tanti altri dettagli. Il secondo punto di forza è la capacità di ingegnerizzare impianti specificamente progettati per ottenere la massima qualità del prodotto nel rispetto delle normative igienico sanitarie. La gamma di prodotti di CMT comprende polivalenti, maturatori/drenatori, filatrici, formatrici e vasche di rassodamento e altri accessori tutti progettati per ottenere il massimo e predisposti per essere convertiti in linee di processo per ottenere la massima produttività. E non da ultimi i numerosi brevetti conseguiti. La filosofia, che da sempre ha caratterizzato la strategia aziendale, non è di accontentarsi dei risultati acquisiti, pur eccellenti che siano, ma di migliorare in continuo.

Qual è la posizione che CMT ricopre sul mercato nazionale e internazionale?

Il mercato italiano delle paste fi late (e non solo) ha un’impiantistica installata più che sufficiente, per certi versi persino eccedente, rispetto agli attuali consumi nazionali. CMT sviluppa pertanto il 70% del proprio fatturato all’estero con presenze diffuse. I clienti stranieri sono sensibili alla qualità del prodotto italiano e, nel settore specifico, i nomi quali “mozzarella” e “pizza” sono identificativi di un alimento tipico italiano di qualità. Nel futuro, CMT continuerà a proporre macchine e linee medio-piccole, strategiche per lo sviluppo di nuove industrie casearie all’estero, ma grazie all’entrata nel gruppo GEA, potrà sviluppare ancora di più la sua presenza nel mercato degli impianti di grandi dimensioni, tipicamente di pertinenza di gruppi internazionali e/o transnazionali ove la presenza di GEA è consolidata. Un beneficio evidente e istantaneo su cui contiamo molto. Storicamente CMT ha realizzato trend di crescita interessanti che saranno raggiunti anche quest’anno nonostante la crisi, in termini di portafoglio ordini, di fatturato, di risultati economici. Con l’anno prossimo ci attendiamo un ulteriore sviluppo grazie agli effetti dell’integrazione! Le capacità di sviluppo di nuovi prodotti e di innovative tecnologie di processo si integrano quindi in una più ampia struttura con un consolidato know-how nel mondo alimentare e non solo.