Alcuni commenti all’accordo bilaterale UE-Cina

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Due commenti alla pubblicazione delle 100 Dop o Igp europee in vista della loro protezione sul mercato del colosso asiatico sulla base dell’accordo bilaterale tra Unione Europea e Cina.

Dal consorzio del formaggio Parmigiano Reggiano

«La tutela legale – afferma il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli – è indispensabile per sostenere la promozione del Parmigiano Reggiano nel mondo, e non a caso ne avevamo già tutelato il nome in Cina. È ora evidente che l’accordo bilaterale va a rafforzare anche la nostra possibilità di azione a tutela del Parmigiano Reggiano e rappresenta una condizione importante per puntare ad elevare un flusso di esportazioni che va gradualmente crescendo anche in un Paese culturalmente molto lontano dalle nostre consuetudini alimentari. Nell’ambito dell’accordo spetterà comunque a noi la tutela reale del nome Parmigiano Reggiano rispetto a casi di usurpazione, contraffazioni e fenomeni di “italian sounding” che dovessimo individuare, così come accade in tutti i Paesi extra-UE, dove non esiste una protezione “ex officio” equiparabile a quella che qualche anno fa abbiamo ottenuto per l’area comunitaria».

Proprio questo lavoro, peraltro, si va intensificando in nuove aree del mondo, dove il consorzio ha ottenuto la registrazione della denominazione d’origine. Tra i casi più recenti spiccano l’India, la Thailandia e l’Azerbaijan, mentre è in dirittura d’arrivo, essendo già stata pubblicata sul Bollettino Marchi (e fino a ora senza opposizioni) la registrazione della denominazione Parmigiano Reggiano in Turchia.

“Nella definizione del nuovo piano strategico del Consorzio, che punterà molto sul rafforzamento dei sostegni alle esportazioni – conclude Bertinelli – andremo dunque a declinare una serie di progetti “ad hoc” per le nuove aree del mondo in cui sta aumentando la presenza del Parmigiano Reggiano e per giungere ad una quota del 50% delle esportazioni”.

Dal consorzio tutela formaggio Asiago

Dopo la registrazione del marchio in Cina, fin dal 2014, il Consorzio Tutela Formaggio Asiago ha avviato un programma di conoscenza e valorizzazione che ha visto, tra l’altro, la realizzazione di importanti missioni commerciali mirate ad incontrare primari operatori ed importatori del settore lattiero-caseario. Da allora, l’impegno del Consorzio si è andato intensificando, con la presenza costante alla fiera FHC CHINA, appuntamento nel quale il Consorzio, nel 2016, bloccando alcuni prodotti che tentavano di usurpare il nome ASIAGO utilizzandolo impropriamente, ha creato un precedente importante, apprezzato anche da Maurizio Martina, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, anticipando l’accordo bilaterale UE-Cina per la protezione delle reciproche Indicazioni Geografiche oggi in dirittura d’arrivo.

«Rivendichiamo il successo del ruolo del Consorzio di Tutela Formaggio Asiago – afferma Fiorenzo Rigoni, presidente del Consorzio – e di tutto il sistema di tutela italiano che ha visto riconoscere l’impegno pluriennale in Cina. Oggi siamo a celebrare l’importanza degli accordi bilaterali come strumento di protezione e di riconoscimento del valore economico, sociale e culturale delle DOP e la piena applicazione del regolamento UE 1151/2012, in base al quale la protezione delle Indicazioni Geografiche è uno strumento per proteggere “il patrimonio culturale e gastronomico vivo” dell’UE».