I lunghi tempi di modifica dei disciplinari

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Secondo Nicola Baldrighi, presidente Afidop (Associazione Formaggi Italiani Dop e Igp), «Le modifiche ai disciplinari si rendono molto spesso necessarie al fine di adeguare la realtà produttiva all’evoluzione della filiera e alle esigenze del mercato. L’attuale sistema prevede che, dopo la procedura nazionale per l’approvazione delle modifiche, ci sia una seconda lettura da parte della Commissione Europea, la quale talvolta richiede ulteriori informazioni con conseguente allungamento dei tempi ben oltre quelli previsti dal regolamento n.1151/12. Data la necessità di modificare periodicamente i disciplinari, diventa a nostro avviso indispensabile ridurre i tempi di questo iter di approvazione, ad esempio responsabilizzando maggiormente i Paesi membri e lasciando alla Commissione il compito di gestire le eventuali opposizioni. Questo anche perché non è più prevista la protezione transitoria».
Baldrighi ritiene anche opportuno che vengano previste «specifiche deroghe per le sperimentazioni che si rendono necessarie per testare nuove tecniche e nuove tecnologie e la loro compatibilità per salvaguardare le caratteristiche finali del prodotto DOP e IGP».