Obesità e sovrappeso, problemi irrisolti

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15480-13DGLe persone obese o in sovrappeso, come riferisce il recente studio dell’Imperial College di Londra, pubblicato nel numero di aprile dalla rivista The Lancet, che ha coinvolto l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e oltre 700 ricercatori nel mondo. Nel 1975 le persone obese nel mondo erano 105 milioni, mentre nel 2014 la cifra è arrivata a 641 milioni. Un aumento vertiginoso che fa parlare i ricercatori di “epidemia di obesità”: è interessato il 13% della popolazione mondiale adulta, ed occorre intervenire, prima di tutto raccomandando una corretta alimentazione.

In occasione della Giornata mondiale dell’obesità che si celebra oggi, gli esperti dell’Osservatorio nutrizionale Grana Padano (Ogp) hanno realizzato uno studio sul rapporto tra tipo di alimentazione e peso corporeo, analizzando 5mila interviste di italiani adulti.
Le abitudini alimentari emerse evidenziano uno scarso apporto di verdura: il 38,7% del campione non mangia due porzioni di verdura al giorno e la cattiva abitudine è prevalente nel maschio (45% rispetto 32%). Per la frutta emerge che il 27% degli intervistati non mangiano due frutti al giorno; il 45% non mangia pesce due volte a settimana; i cereali integrali non sono utilizzati dal 65% degli intervistati e il 56% di questi sono in sovrappeso o obesi. I dolci sono utilizzati da entrambi i sessi senza particolari differenze in quantità.
Le cattive abitudini sono: per il 10% degli intervistati di non fare la prima colazione, per il 20% di mangiare davanti alla televisione o al computer; per il 25% di avere l’abitudine all’aperitivo quasi sempre accompagnato dal buffet. Il pasto completo ed equilibrato (primo e secondo con le verdure e la frutta) è fatto solo dal 16% degli intervistati a cena e dal 10% a pranzo. La maggior parte delle persone consuma pasti veloci e dissociati (o primo o secondo piatto). Più della metà delle persone, il 60% non guarda le etichette nutrizionali e non si informa sulle caratteristiche dei prodotti nutrizionali. Il 40% utilizza alcolici, prevalentemente vino.

Analizzando i nutrienti, la quota proteica introdotta è di circa 1-1,2 grammi di proteine per kg di peso corporeo (nutrizione normoproteica) mentre scarsi sono gli introiti di vitamina D e minerali, prevalentemente ferro nelle donne. Infine, le persone bevono poco e difficilmente raggiungono gli 1,5 litri di acqua al giorno.