A gonfie vele il 2019 per il Parmigiano Reggiano

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Crescita complessiva produttiva dell’1,47% anno su anno, per una produzione totale di 3,75 milioni di forme (circa 150mila tonnellate, in rialzo dell’8,1% su base triennale). Giro d’affari al consumo pari a 2,6 miliardi di euro. E quotazioni in rialzo: se, nel 2016, erano di 8,60 €/kg, nel 2019 il valore medio annuo si è attestato a 10,75 euro con un incremento del 25% (prezzo medio alla produzione Parmigiano Reggiano 12 mesi da caseificio produttore, fonte: bollettini Borsa Comprensoriale Parma). Tuttavia, dal mese di ottobre – nel periodo dei dazi di Trump – le quotazioni sono scese bruscamente sotto i 10 euro e, contemporaneamente, si è registrata un rialzo del latte consegnato e conseguentemente del formaggio prodotto.

Questi i dati diffusi dal Consorzio, che mostrano anche la crescente internazionalizzazione del mercato della DOP.

Il peso dell’export…

L’Italia rappresenta oggi poco meno del 60% del totale, contro una quota export del 41% (+4,3% di crescita a volume rispetto all’anno precedente). La Francia è il primo mercato (21% dell’export totale), seguita da USA (20,9%), Germania (17,8%), Regno Unito (12,3%) e Canada (3,9%).

Se Francia (+2,2%) e Regno Unito tengono (+2,7%), la Germania cresce (+6,7%%) dopo la flessione registrata nel 2018, così come la Svizzera (+16,3%) e gli Stati Uniti (+12,9%), questi ultimi per effetto della paura dei dazi. Aumentano anche i nuovi mercati come Australia (+21,3%), Cina (+36,4%) e Paesi Arabi (+2,9%).  Rallenta invece il Canada (-26,5%) a causa degli adattamenti del CETA.

… e quello del Covid-19

Nei primi due mesi del 2020 (pre-Covid), le vendite Parmigiano Reggiano hanno già registrato un incremento di volumi di vendita, in particolare nella GDO con un +20%.

Meno soddisfacente l’andamento delle quotazioni, considerando che il prezzo all’ingrosso (prezzo medio alla produzione Parmigiano Reggiano 12 mesi da caseificio produttore) ad aprile si attesta poco sopra gli 8 euro al kg contro i 10,75 euro del 2019.

Il consorzio sta monitorando l’impatto del Covid-19 sul mercato della DOP. Da una recentissima ricerca – promossa dal Consorzio Parmigiano Reggiano sulle principali aziende di commercializzazione del prodotto – emerge che il 53% del campione analizzato dichiara di essere molto soddisfatto degli ordini complessivi ricevuti nei primi mesi del 2020, in particolare per quanto riguarda il mercato Italia. Meno entusiasmo invece per gli ordini intra UE e grande preoccupazione per nord America e Canada. Le aziende del consorzio prevedono un calo complessivo degli ordini nei prossimi mesi in particolare sulle medie e piccole superfici e nel canale horeca.

“Il nostro lavoro continua – commenta Nicola Bertinelli, presidente del consorzio. – Abbiamo provveduto a una rivisitazione del piano marketing 2020 alla luce di tutte le limitazioni che stiamo subendo a causa del lockdown e a quelle che saranno le prossime fasi di questo lento ritorno alla normalità. Serviranno inoltre misure per calmierare la produzione, oggi in aumento eccessivo, così come azioni sul canale horeca per consentire una ripartenza in un segmento di mercato che si è completamente fermato”.