In terreno positivo le variazioni mensili dei prezzi UE delle commodity lattiere. Best performer il burro a 546€/100 kg (+4,1%), seguito poi da WMP (369€/100 kg, +1,3%) e cheddar (347€/100kg, +0,1%). L’SMP è scambiato a 262€/100 kg (-0,1%).
Nella settimana 49 rispetto alle 4 precedenti si segnala un calo dei costi energetici e della razione animale, rispettivamente -2,4% e -2,3%.
In ribasso il prezzo del latte spot italiano a 55,3c/kg (10.12.2023).
L’Oceania è la più competitiva per burro e WMP, mentre gli USA lo sono per cheddar e SMP.
A ottobre 2023, la produzione di latte dell’Australia ha guadagnato il 2,0% al contrario di quella di NZ, USA e UK che ha perso rispettivamente lo 0,3%, 0,5% e 2,6%.
Alcuni dati relativi al periodo gennaio-settembre 2023. In tale intervallo, l’export UE di burro ha registrato -20% verso UK, +21% verso la Cina e +6% negli USA. L’export UE di formaggio ha ceduto il 14% in Giappone e il 5% negli USA. Nel merito delle polveri, l’export UE di SMP ha spuntato un +54% in Algeria e -42% in Indonesia, quello di WMP -15% in Oman, -34% in Cina e +29% in UK.
Sempre tra gennaio e settembre 2023, questi i dati dell’export neozelandese: butter (oil) +6%, formaggio +13%, SMP +35%, e WMP -1%. Per gli USA invece: butter(oil) -49%, formaggio -5%, SMP -2% e WMP -33%.
A chiudere i dati dei primi 9 mesi del 2023 dell’import cinese: formaggio +18%, SMP +9%, siero in polvere +14%, caseine +13%, lattosio +36%, butter(oil) -8%, WMP -38% e latte condensato -34%.
Fonte: European Milk Market Observatory (MMO)