Aggiornamento mercati 7-2-2024

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Nulla di nuovo a febbraio per le quotazioni dei principali derivati lattieri UE. Ancora tutti in negativo a eccezione del cheddar che spunta un timido +0,8% (359€/100kg) su base mensile.

Ed eccoli i cali: burro quotato 538€/100 kg (-1,1% nelle ultime 4 settimane), SMP 251€/100 kg (-1,5%) e WMP 358€/100 kg (-2,3%).

Non va neppure bene per il latte spot IT che scende a 48c/kg (4.2.2024).

Nella settimana 5 su base mensile, per gli allevatori si segnala stabilità dei costi della razione animale (-0,1%) mentre i costi energetici crescono del +2,2%.

In rialzo i prezzi medi UE del latte alla stalla che si attestano a 46.61 c/kg a dicembre 2023: +2,6% su base mensile e -20% anno su anno; prezzo stimato per gennaio 2024: 45,94 c.kg (-1,4%).

Rispetto a novembre, nell’ultimo mese del 2023 il prezzo del latte ha perso terreno negli USA (37,5/kg; -8%) e ne ha guadagnato in Nuova Zelanda (32,5c/kg; +2,7%);

Oceania è la più competitiva per WMP e SMP, mentre gli USA lo sono per il cheddar e l’UE per il burro.

All’ultima asta GDT (6.2.2024) l’indice generale dei prezzi registra un +4,2%, grazie a un diffuso trend rialzista: AMF (+3,3%), burro (+10,3%), BMP (+1,2%), formaggio (+6,3%), lattosio (+2,6%), SMP (+4,6%) e WMP (+3,4%).

Fonte: European Milk Market Observatory (MMO)