Confezionamento, il gusto intatto del formaggio

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aperturaCon il confezionamento termoformato e flowpack, prodotti sensibili come il formaggio mantengono intatte tutte le loro caratteristiche organolettiche. Nel rispetto di un prodotto cult del made in Italy alimentare

Ulma Packaging , azienda di origine spagnola specializzata in soluzioni per il confezionamento alimentare, vanta oggi una quota export che incide per il 75% sul giro d’affari totale. Il gruppo conta diciotto filiali dirette all’estero, anche se «il 25% del nostro fatturato complessivo è realizzato nella penisola iberica – spiega Maurizio Zioni, general manager della filiale italiana. – La gran parte degli impianti realizzati dal nostro gruppo è esportata soprattutto in Francia, Italia, Regno Unito, Stati Uniti e Brasile. Il comparto lattiero-caseario, soprattutto formaggio, incide sul totale del fatturato della filiale per un 25% circa». Il trend di mercato ha superato il momento critico. «Stiamo osservando una sostanziale crescita del confezionamento flowpack in Cryovac BDF® – conferma Zioni – in particolare per quanto concerne i formaggi stagionati, che si sta confermando come il più diffuso dopo il sempreverde sottovuoto, affiancato da una crescente richiesta di confezionamento termoformato skin».

Termoformatura sottovuoto o in atmosfera modificata

Ulma Packaging propone diverse confezionatrici, tra cui un’ampia gamma di termoformatrici, molte delle quali realizzate su misura. Prima fra tutte, spicca la gamma TFS, con i suoi modelli 200, 300, 400, 500, 600 e 700. La serie è stata sviluppata soprattutto per confezionare in atmosfera modificata o sottovuoto i prodotti alimentari, formaggi e freschi in testa, e consente di prolungare nel tempo la conservazione degli alimenti, mantenendoli intatti. Anzi, valorizzandoli anche dal punto di vista visivo.
«Si tratta di modelli con strutture modulari caratterizzati da telai robusti di diverse lunghezze – spiega Zioni – realizzati interamente in acciaio inossidabile Aisi 304. Il loro disegno è di nuova concezione, completamente igienizzabile. Le superfici sono inclinate per facilitare l’evacuazione dell’acqua di lavaggio, per esempio, mentre la struttura aperta permette la pulizia dei residui. Numerose altre soluzioni adottate rendono molto più agevole, sicura e veloce la sanificazione quotidiana e i cambi di formato. Le nostre macchine sono dotate di un alto grado di flessibilità, che associato alla sicurezza di saldature a tenuta ermetica permette ai nostri clienti di mantenere costante l’elevata capacità produttiva». La TFS 500, in particolare è adatta per produttività medio/alte ed esigenze di cambi formato frequenti, ha una costruzione modulare e un telaio con lunghezza a partire da 3600 mm. Può essere dotata di differenti sistemi di sollevamento degli stampi, ottimizzando e facilitando la produzione.

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Termoformatrice TFS 500, ideale per confezionare in atmosfera modificata o sottovuoto formaggi duri come il Parmigiano Reggiano

Skin: il confezionamento fa da “seconda pelle”

La gamma di termoformatrici TFS comprende anche i nuovi modelli (407, 507, 607, 707) studiate per utilizzare i film della gamma Cryovac Darfresh® film skin sia flessibile che rigido. Confezione dove il film superiore si plasma sul prodotto, con effetto “skin” (seconda pelle), seguendone i contorni ed evidenziandone le caratteristiche, adatta a prodotti a basso e alto profilo, anche delicati. Caratterizzano questo pack l’elevata conservabilità, la confezione ermetica, nessuna perdita di essudato o liquido, la presentazione 3D, l’apertura facilitata e la possibilità di esposizione verticale. Le termoformatrici Ulma permettono di confezionare formaggi di qualsiasi tipo, e hanno una struttura configurabile che offre la totale adattabilità in termini di formato della confezione e potenzialità produttiva. Ulteriore importante caratteristica di questa tipologia di macchine è la possibilità di eseguire un taglio sagoma nel confezionamento skin. Un esempio è illustrato nella foto d’apertura, che mostra una porzione di Parmigiano Reggiano da 200/300 g confezionata con una TFS da 4 confezioni/ciclo per 10 cicli/min. Il film inferiore rigido ha uno spessore di 400 micron, con una speciale fustella per taglio forma. Il tutto è prodotto da Ulma Packaging, che annovera una lunga esperienza anche nel settore delle blisteratrici. La stessa termoformatrice è in grado di confezionare anche prodotti in atmosfera modificata. Questa duttilità, che permette il trattare una vasta gamma di freschi, è accompagnata da caratteristiche tecniche top di gamma: lunghezza del telaio modulabile; saldature continue a tenuta ermetica; differenti sistemi di sollevamento degli stampi; portabobina superiore con struttura indipendente dall’armadio elettrico; tecnologia innovativa per lo svolgimento del film; grado di protezione IP67 (opzionale IP69k); armadio elettrico principale indipendente. Il pannello comandi è completamente orientabile, con schermo touch e interruttori piezoelettrici che vanta sistema operativo di ultima generazione esclusivo Ulma “UPC”.

Confezionamento flowpack con film Cryovac BDF®

Fra le tipologie di confezionamento più affidabili e versatili c’è il flowpack. «Le macchine che proponiamo con questa tecnologia sono il meglio del mercato per preservare i prodotti alimentari» dichiara Zioni. Ma perché scegliere il flowpack in film Cryovac BDF® di Sealed Air? Perché garantisce l’integrità dei prodotti, in particolar modo di quelli deperibili, salvaguardando comunque la immagine del prodotto “confezionato artigianalmente” grazie al suo aspetto termoretratto. L’elevato livello di ermeticità che lo contraddistingue permette il totale isolamento nei confronti degli agenti esterni unito alle proprietà anticondensa, assicurano la massima aderenza del film al contenuto e ne mantiene intatte tutte le caratteristiche qualitative. Le macchine flowpack si differenziano dagli altri metodi di confezionamento per la flessibilità e la velocità d’utilizzo. Infatti possono avvolgere con facilità prodotti piani (formaggi affettati) e tridimensionali (formaggi in blocchi o cubetti) mettendone in risalto forma e colore effettivi. L’efficacia del confezionamento flowpack non va a detrimento della semplicità: il formaggio avanza su un nastro di trasporto piano fino a quando il film lo avvolge completamente. Una volta che il film lo ha avvolto completamente, si procede alla saldatura su testa e coda, creando una confezione totalmente ermetica che poi passando in un tunnel di termoretrazione finalizza l’aspetto desiderato. Innovativo ma pratico, questo sistema ha sostituito le buste preformate, più costose, velocizzando il processo e migliorando esteriormente l’impronta caratteristica della confezione.

Confezionamento flowpack a bobina superiore

La gamma di flowpack con film retraibile barriera di Ulma Packaging comprende macchine a bobina superiore e inferiore. «Quelli che vanno per la maggiore sono i modelli a bobina superiore come le FM 200C e Artic C – continua Zioni – che abbiamo pensato in particolar modo per il formaggio e quindi costruito completamente in acciaio inox Aisi 304».

Confezionatrici Artic C a bobina superiore, particolarmente adatte al confezionamento di formaggi duri. Possono confezionare anche formaggi molli, purché in vaschette rigide
Confezionatrici Artic C a bobina superiore, particolarmente adatte al confezionamento di formaggi duri. Possono confezionare anche formaggi molli, purché in vaschette rigide

Si tratta di macchine ideali soprattutto per il confezionamento del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano, cioè formaggi di media e lunga stagionatura. Ma possono essere utilizzate anche con formaggi molli come il gorgonzola, per esempio, con l’ausilio di vaschette rigide. Ambedue i tipi di flowpack sono flessibili e duttili, e oltre al film Cryovac BDF possono lavorare laminati con barriera, alluminati, film microforati e termoretraibili. Grazie allo speciale equipaggiamento a triangolo motorizzato, consentono di confezionare prodotti “nudi” o in vaschette di tutte le tipologie. Caratterizzati da prestazioni medio-alte, i modelli FM200 realizzano confezioni a cuscino a tre saldature. La configurazione standard prevede un carro d’alimentazione lungo 2,4m e un sistema motorizzato che sbobina il film ottimizzando il funzionamento. La testata di saldatura ha un motore indipendente che conferisce flessibilità, permettendo di ottimizzare il ciclo di saldatura trasversale (tempo lungo di saldatura) e di realizzare anche confezioni di lunghezza minima.