Lo scenario giuridico di riferimento, in materia di origine dei prodotti alimentari, già piuttosto articolato e complesso, si è ulteriormente complicato in seguito all’entrata in vigore di una serie di disposizioni incentrate sulla tutela del Made in Italy. Ne deriva una sovrapposizione con le vigenti norme settoriali di provenienza comunitaria di difficile gestione anche in via di principio. Infatti, le norme comunitarie nel settore rispondono primariamente all’esigenza di armonizzare le regole nel contesto della libera circolazione dei beni, mentre le norme a tutela del Made in Italy, al di là della individuazione del bene protetto, come la tutela del consumatore o della competitività degli imprenditori italiani, hanno un innegabile effetto protezionistico. Accanto alle problematiche sottese all’uso della dicitura “made in Italy” sussistono altre problematiche di profilo doganale che coinvolgono quasi quotidianamente le realtà aziendale, compresa la filiera del packaging. Il riferimento è quello dell’origine preferenziale e non preferenziale delle merci. Le aziende sono chiamate a conoscere le regole doganali sulle merci e a operare per la compilazione di moduli nonché per la redazioni di dichiarazioni, e a cui sono sottese responsabilità su quanto si attesta. Per questo l’Istituto Italiano Imballaggio organizza un convegno sul tema, il 27 aprile 2015 con registrazione dalle 13.30.