I trend caseari futuri al Cibus Tec Forum

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Le istanze sempre più pressanti su sostenibilità ambientale, riduzione degli sprechi e salubrità stanno inducendo a un rinascimento culturale nella ricerca e sviluppo di nuove soluzioni per il settore alimentare compreso quello caseario. Molte tecnologie sono ancora sperimentali ma tantissime altre sono già utilizzabili pur rappresentando al momento delle piccole nicchie. Automazione spinta, robotica e l’intelligenza artificiale, biotecnologie, packaging e ingredientistica avanzata sono il grande motore della produzione alimentare del futuro e le vedremo protagoniste a Cibus Tec Forum, la nuova mostra-convegno sulle tendenze delle tecnologie alimentari in programma a Fiere di Parma il 25/26 ottobre 2022.

L’evento nasce, infatti, da una precisa richiesta dell’industria alimentare e delle PMI: trovare un momento di confronto tra industria, ricerca e istituzioni per impostare soluzioni a lungo termine rispetto alle sfide che ci attendono, sfide rese ancora più complesse dall’attuale quadro politico (rimbalzo prezzi energia, trasporti o approvvigionamento di materiali).  “Lo spirito col quale abbiamo costruito questo evento – afferma Fabio Bettio Director di Cibus Tec Forum – è quel famoso “pensiero cattedrale” invocato da Helga Nowotny docente di studi tecnologici al Politecnico di Zurigo ovvero un pensiero condiviso che sappia guardare oltre l’attuale generazione per trovare soluzioni alle sfide poste dal Green Deal”.

Cibus Tec Forum riunirà, in tal senso, in soli due giorni, con un format innovativo (di “esposizione-convegno”) aree dedicate a tecnologie innovative del mondo caseario, startup, dimostrazioni dal vivo e ben 25 appuntamenti tra conferenze internazionali e talk su contenuti di grande attualità per l’industria alimentare. A parlarne saranno le principali organizzazioni internazionali, tra cui la Commissione Europea, Food and Drug Administration statunitense (FDA) e l’European Food Safety Authority (EFSA).

Sono attesi nel complesso oltre 15.000 operatori e investitori provenienti dall’Italia e dall’area EMEA per un evento già destinato a rimanere nel palinsesto di Fiere di Parma.