Nuove evidenze sui grassi lattieri

1993

Consumare latte intero, yogurt, formaggio e burro non sarebbe così dannoso secondo una nuova ricerca condotta dall’Health Science Center dell’University of Texas di Houston (UTHealth). Lo studio, pubblicato su American Journal of Clinical Nutrition, non ha trovato alcun collegamento significativo tra i grassi lattiero-caseari e la causa di morte o, più specificamente, malattie cardiache e ictus, patologie spesso associate a una dieta ricca di grassi saturi. Piuttosto, secondo i ricercatori, taluni grassi del latte potrebbero aiutare a prevenire un ictus grave. Ciò contribuirebbe quindi a rafforzare le crescenti evidenze che mostrano come, contrariamente alle credenze popolari, i grassi lattieri non aumentino il rischio di malattie cardiache o di mortalità generale negli anziani. Lo studio ha valutato diversi biomarcatori di acidi grassi presenti nei grassi lattiero-caseari correlati alle malattie cardiache e alla mortalità per tutte le cause nell’arco di 22 anni. Per l’indagine sono stati reclutati 2.907 adulti di età pari o superiore a 65 anni senza malattie cardiovascolari, a cui sono stati misurati i livelli plasmatici di tre acidi grassi (pentadecanoico, eptadecanoico, trans-palmitoleico) all’inizio del 1992 e poi nuovamente dopo 6 e 13 anni. Nessuno dei tre acidi grassi era significativamente associato alla mortalità totale mentre i livelli di acido eptadecanoico erano correlabili alla riduzione delle morti per malattie cardiovascolari (rischio inferiore del 42% di morire per un ictus).