Il ministero della Salute ha appena reso pubblico il parere del CNSA (Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare) del 24 febbraio 2021 su “Micotossine non regolamentate: Metaboliti dell’aflatossina B1 (aflatossina M1 e aflatossicolo) e sterigmatocistina in prodotti lattiero-caseari”.
Sulla base delle conoscenze attuali e dei dati disponibili, è stata effettuata una valutazione del rischio di esposizione del consumatore ad aflatossina M1, aflatossicolo e sterigmatocistina, attraverso il consumo di latte e prodotti lattiero-caseari. L’aflatossina M1 è il metabolita principale dell’aflatossina B1 (AFB1) nel latte dei mammiferi, ruminanti e non: i numerosi dati disponibili per il latte italiano non evidenziano particolari problemi, mentre i dati relativi ai formaggi sono molto variabili e legati al fattore di concentrazione e alla ripartizione fra proteine del siero e caseine. Per quanto riguarda l’aflatossicolo e la sterigmatocistina in latte e derivati, i dati disponibili sono molto limitati. La presenza nei derivati lattieri può originare da mangimi contaminati con AFB1 (aspetto predominante per la AFM1) oppure da infestazioni fungine incontrollate durante i processi di maturazione.
Considerate le preoccupanti caratteristiche delle micotossine in esame, il CNSA raccomanda di:
-mantenere e rafforzare le misure di controllo e prevenzione già in atto per le filiere lattiero-casearie;
-effettuare studi specifici per i metaboliti dell’aflatossina B1 in questione e per la sterigmatocistina sul latte di tutte le specie e sui suoi derivati per una più accurata valutazione dell’esposizione attraverso il consumo di questi alimenti e dei potenziali rischi per la salute, anche ai fini di un eventuale valutazione di estensione delle misure di controllo.