Ricotta affumicata di Mammola

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Caratteristiche

La Ricotta affumicata di Mammola ha consistenza morbida, vellutata al tatto e gradevole aroma affumicato. Ha colore dal rosa scuro al dorato all’esterno, e bianco all’interno. Ha una caratteristica forma cilindrica lunga circa 30 cm con diametro 6 cm e testa ingrossata a forma di fungo, come simbolo di fertilità. Il peso varia da 700 a 1.000 g circa. Viene tagliata a fettine e usata negli antipasti tipici calabresi; grattugiata sulle paste caserecce; o a fine pasto, da sola o con un misto di formaggi, accompagnata con vino rosso.

Zona di produzione

La Ricotta affumicata di Mammola viene prodotta da aziende zootecniche a conduzione familiare nel Territorio dei Comuni della Comunità Montana Limina: Mammola (dal quale prende il nome), Grotteria, San Giovanni di Gerace, Martone, Gioiosa Jonica, Canolo, Gerace e i Comuni limitrofi di Marina di Gioiosa Jonica, Siderno e Agnana.

Geografia

Mammola è posta a 240 metri s.l.d.m., sul versante Jonico della Calabria, al centro tra il mare e la montagna, arroccata tra il Monte Limina (Parco Nazionale dell’Aspromonte) e il Monte Seduto (Catena delle Serre). Fa parte della Comunità Montana della “Limina”. I corsi d’acqua più importanti sono: il Fiume Torbido (è rinomata la battaglia del “Sagra” qui avvenuta nel VI secolo a.C., dove i Locresi alleati con i Reggini sconfissero i Crotonesi), il Fiume Chiaro, il Fiumara Neblà, la Fiumara Zarapotamo.

Storia

Mammola è un comune italiano di 3.040 abitanti della provincia di Reggio Calabria. Abitato fin dai tempi della Magna Grecia, le sue origine risalgono al IV-V sec. a C.: fu fatta sorgere sulle rovine di Malea, colonia locrese ricordata da Tucidide. Il nucleo si sviluppò ulteriormente alla fine del sec. X nel periodo tra il 950 e il 986 d.C. quando, per sfuggire alle incursioni Saracene sulle coste calabresi, le popolazioni delle marine cercavano riparo nell’entroterra: sorse così un grande villaggio i cui abitanti si dedicavano all’agricoltura e alla pastorizia. Nel corso degli anni i Monasteri divennero centro di elevazione spirituale e di cultura umanistica: si diffusero tra il popolo conoscenza e istruzione, migliorarono i sistemi di allevamento del bestiame e le tecniche di produzione in agricoltura e, di conseguenza, il modo di vivere degli abitanti. A partire dagli anni dopo la Seconda Guerra Mondiale c’è stata una massiccia emigrazione, verso Canada, Stati Uniti, Argentina, Australia, Francia, Belgio, Lussemburgo, Genova, Torino e Milano, con la conseguente esportazione del culto del patrono, San Nicodemo, in moltissime località. Il vasto territorio di Mammola ricade nel Parco Nazionale dell’Aspromonte e il paese conserva tutta la bellezza di un Borgo Medievale con viuzze, piccole case ricadenti le une sulle altre, portali, pittoresche piazzette. La cittadina, negli ultimi vent’anni, è divenuta meta gastronomica e turistica della popolazione calabrese, della vicina Sicilia e dei molti turisti che soggiornano in Calabria.

a sinistra Ricotta affumicata di Mammola grattugiata e Ricotta affumicata di Mammola tagliata a fette a destra
Parco Nazionale dell’Aspromonte (panorama)

Flora e fauna

Il territorio naturale del parco dell’Aspromonte presenta una morfologia assai frastagliata che, spostandosi dal litorale tirrenico a quello ionico della Calabria, dà luogo ad una grande varietà di specie vegetali e genera una vasta biodiversità, grazie anche alle condizioni climatiche particolarmente favorevoli. I corsi d’acqua presenti nel parco sono ricchi di oleandri e tamerici e lungo le fiumare è possibile ammirare il pioppo nero, il salicone e l’ontano nero. A bassa quota regnano gli elementi caratteristici della macchia mediterranea (ginestra, cisto, leccio, mirto, la fillirea, il corbezzolo) e le foreste di leccio, mentre, salendo di quota, è possibile imbattersi in castagni plurisecolari e numerosi abeti. Il Parco Nazionale d’Aspromonte gode inoltre di una ricchezza faunistica straordinaria grazie alla varietà ambientale del suo territorio. La fitta vegetazione e la presenza di un clima prevalentemente mediterraneo favoriscono la presenza di molte specie animali: il lupo, il gatto selvatico, il cinghiale, il ghiro e il piccolo driomio. Altrettanto presente nei boschi del Parco è lo scoiattolo nero, particolare per la colorazione nera della pelliccia anzichè marrone o rossa. Tra i mammiferi è possibile avvistare anche la volpe, la faina, la martora, il tasso, il riccio e la lepre. Alla fine del 2011 sono stati liberati un gruppo di caprioli, reintroducendo una specie assente da questi territori da circa un secolo. Il parco d’Aspromonte ospita una molteplice varietà di rettili, la vipera, il cervone, serpente lento e innocuo, il ramarro occidentale, la testuggine di Hermann, le rane, i rospi e la salamandra pezzata. Tra gli invertebrati, formiche, scorpioni, ragni e la diffusa mantide religiosa. I numerosi corsi d’acqua dell’Aspromonte ospitano inoltre trote e anguille.

Itinerari e percorsi

L’Aspromonte è ricco di magnifici e suggestivi paesaggi, di sentieri che affiancano panorami vasti e diversi e che permettono di attraversare zone in cui mare e monti appaiono così vicini da sembrare un tutt’uno. L’esplorazione nel cuore dell’Aspromonte offre la possibilità di percorrere a piedi affascinanti tragitti, dai più comodi a quelli più lunghi e avventurosi, in perfetta simbiosi con la natura e lo straordinario paesaggio circostante. Una fitta rete di sentieri attraversa l’intero territorio, alcuni sono ciclabili, altri praticabili a cavallo: Sentiero dei Greci, Risalendo il Chiaro, dai Piani della Limina al Santuario di San Nicodemo, Monte Sant’Elia, Torre Cardito o Cardato, Geosito Miniera Macariace.

Eventi e Manifestazioni

Il paese esprime i propri valori attraverso le feste e le manifestazioni, che hanno origine antiche, ricche di storia e tradizioni. Sono due le manifestazioni gastronomiche di grande importanza.
Festa della Ricotta Affumicata: si svolge ogni anno la prima domenica di giugno, con tanti stand preparati dalle aziende locali, che fanno assaggiare e vendono Ricotte affumicate e Formaggio Caprino. La giornata ha un fascino folcloristico, con i pastori che suonano la zampogna, la “pipita” e l’organetto, al ritmo della tarantella.
Festa dei Sapori: si svolge ogni anno la domenica successiva all’8 dicembre. In questa occasione è possibile degustare la Ricotta affumicata fatta dai pastori e altre pietanze tipiche dagli antichi sapori ormai dimenticati.