Stime del breve periodo dell’export UE: bene SMP e burro, male i formaggi

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La Commissione europea ha appena pubblicato lo short-term outlook report for EU agricultural markets-edizione estate 2023. Ecco le stime e gli andamenti del lattiero-caseario.

In calo il prezzo del latte crudo UE

Dall’inizio dell’anno, i prezzi del latte crudo nell’UE sono in calo e a giugno il prezzo medio stimato del latte crudo nell’UE era di circa 45 €/100 kg (-23% al di sotto del picco raggiunto a dicembre 2022). La situazione varia a seconda dei singoli Stati membri: dal -2% in Cipro a circa il -30% e oltre nei Paesi baltici, Benelux, Danimarca e Germania. Irlanda e Romania hanno registrato il calo maggiore tra dicembre e giugno (circa il 40%), sulla base delle stime di giugno.

Alcuni costi di input hanno continuato a diminuire. Per esempio, dopo il picco del quarto trimestre del 2022, i costi dei mangimi non hanno più mostrato aumenti nel primo trimestre del 2023. Tuttavia, rimangono ancora elevati rispetto ai livelli medi osservati in passato.Si sono ridotti maggiormente i costi dell’energia e dei fertilizzanti, ma partendo da un livello più elevato rispetto ai costi dei mangimi.

Sostenuti dal calo dei prezzi del latte crudo nell’UE, anche i prezzi dei prodotti lattiero-caseari dell’UE sono diminuiti. Nel caso di SMP, WMP e burro, le tendenze al ribasso osservate in primavera si sono stabilizzate (addirittura vi è stato un leggero aumento per WMP) mentre i prezzi UE di formaggi e siero di latte hanno perso ulteriore terreno. Tale contesto ha contribuito ad aumentare la competitività dei prodotti lattiero-caseari dell’UE. A fine di giugno, il prezzo del burro comunitario era il più basso tra quelli praticati dai principali Paesi esportatori concorrenti. Per altri derivati lattieri (SMP, WMP, cheddar), poi l’UE era al secondo posto per convenienza economica.

Cresce export UE di SMP e burro

Mentre le consegne di latte dell’UE hanno continuato a crescere, la domanda non ha mostrato un comportamento proporzionalmente analogo. Nonostante alcuni segnali di stabilizzazione, la pressione inflazionistica rimane elevata e ciò incide negativamente sul potere d’acquisto dei consumatori non solo per la spesa alimentare ma anche per altre voci come per esempio l’energia. Pertanto, rispetto a quanto contenuto nel rapporto UE di breve termine relativo a primavera 2023, non vi è stata alcuna modifica significativa nelle stime del consumo interno e dell’uso domestico di prodotti lattiero-caseari.

La domanda di prodotti lattiero-caseari è stata messa alla prova dall’aumento dell’inflazione anche nei principali mercati di importazione. A livello globale, i cali delle importazioni in Cina e nel Sudest asiatico, tradizionalmente i mercati più dinamici per le importazioni di prodotti lattiero-caseari, sono stati compensati dai maggiori flussi verso Medio Oriente e Nordafrica, Brasile e Messico. Grazie al miglioramento della competitività dell’UE, le esportazioni dell’UE sono cresciute tra gennaio e marzo del 33% per l’SMP, dell’11% per il burro e del 5% per il siero in polvere.

L’evoluzione particolarmente positiva registrata per SMP e burro potrebbe sostenere l’export UE nel 2023 (10% e 4% rispettivamente), anche più delle stime di primavera 2023. D’altro canto, le esportazioni dell’UE sono state inferiori per il formaggio (-1%) e ancora di più per i derivati lattieri freschi (-14%) tra gennaio e marzo, il che si riflette in una minore crescita delle esportazioni UE nel 2023.

Non semplice l’equilibrio di mercato

Contrariamente alle attese e grazie alla ripresa dell’export UE, è probabile che la produzione di SMP e burro dell’UE rimanga stabile nel 2023 per sostenere la crescita delle esportazioni. Si potrebbero ridurre anche le scorte di SMP sfruttando la favorevole dinamica dei prezzi. Allo stesso tempo, ciò contribuirebbe ad abbassare alcuni oneri di stoccaggio. Dando per buone le stime sulle consegne complessive di latte fatte nel report di primavera 2023 e la stabilità della produzione UE di SMP e burro, gli esperti della Commissione hanno ritoccato al ribasso le proiezioni per formaggio, siero e WMP. Ciò vale anche per i derivati lattieri freschi, più direttamente esposti al cambiamento del comportamento dei consumatori in relazione all’inflazione alimentare.

Guardando al futuro, il miglioramento delle prospettive economiche sarà la chiave per sostenere la domanda globale di prodotti lattiero-caseari. Ciò potrebbe aiutare a bilanciare il mercato lattiero-caseario globale nella seconda metà dell’anno, anche se la crescita della produzione globale di latte potrebbe rallentare come reazione al calo dei prezzi del latte mentre i costi si riducono a un ritmo inferiore. Comunque, la ripresa delle importazioni dalla Cina è più lenta e vi è eccesso di offerta sul mercato, pertanto l’incertezza rimane elevata nonostante i risultati positivi ottenuti finora verso altre destinazioni. Per l’UE in particolare, ciò potrebbe anche significare una maggiore concorrenza.

 

Fonte: Report EU agricultural markets short-term outlook – summer 2023