Aggiornamento mercati 13-5-2020

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Nelle ultime 4 settimane i prezzi UE delle commodity lattiere hanno mostrato segnali di discontinuità, a eccezione del burro che continua la sua discesa, perdendo il 4,5% (281 €/100 kg). Le quotazioni, infatti, di SMP recuperano lo 0,3% (194 €/100 kg), quelle di WMP non raggiungono per poco il pareggio (263 €/100 kg, -0,5%) mentre quelle del cheddar veleggiano a 307€ /100 kg (+1,6%). In risalita il prezzo del latte spot italiano che si attesta a 30,0 c/kg (10 maggio 2020). Gli allevatori continuano a godere di ribassi dei costi tanto dei mangimi (-2,0%) quanto dell’energia (-9,4%) nella settimana 19 rispetto alle 4 settimane precedenti. All’estero, la produzione di latte degli USA è aumentata del 2,9% nel periodo gennaio-marzo 2020 rispetto al 2019 mentre in Oceania si registra una contrazione sia in Australia (-1,8% nei primi 9 mesi della stagione) sia in Nuova Zelanda (-0,6% nel periodo 06/2019-03/2020 rispetto al 2018/19).

Nelle ultime 2 settimane, l’aumento significativo dei prezzi statunitensi di burro e cheddar (+8,3% e +23,9% rispettivamente) non ha scalfito il primato in fatto di convenienza degli USA rispetto agli altri player globali. I prezzi inferiori di WMP li spunta invece l’Oceania (10/05).

Alcuni dati (in volume) sull’export comunitario tra gennaio-marzo 2020: le esportazioni di burro sono aumentate del 37% mentre quelle di formaggio, SMP e WMP hanno segnato -7%, -24%, +2% rispettivamente. Per mercato di sbocco, invece, tra gennaio e marzo 2020 gli Stati Uniti hanno importato dall’UE più formaggio (+8%, 30.416 t) e burro (+17% 8.083 t).

Nel periodo gennaio-marzo 2020 l’import cinese mostra queste performance: SMP (-16%), WMP (-3%), formaggio (+26%), burro + butteroil (+71%) (in volume).

Fonte: European Milk Market Observatory